SONO si ! Io SONO
"....fatti dimostrano che il corpo, i sentimenti, la mente sono strumenti di esperienza, di percezione e azione, strumenti mutevoli ed impermanenti. Invece l'Io è essenzialmente diverso: è semplice, immutabile, cosciente di sé. L'esperienza dell'Io può essere formulata nel modo seguente "Io sono un Io, un Centro di pura coscienza". Affermare questo con convinzione non significa che si sia raggiunta l'esperienza dell'Io, l'auto-identificazione, ma è la via che vi conduce ed è il mezzo per dominare le nostre attività psichiche. La coscienza dell'Io, l'auto-coscienza, è quello che distingue l'uomo dall'animale. Gli animali hanno sensazioni fisiche, hanno emozioni, dimostrano anche un'attività mentale elementare, ma non risulta che abbiano auto-coscienza. Invece l'uomo ha una coscienza di sé, talvolta vaga ed incerta, talvolta acuta e separativa (egocentrismo e può arrivare ad avere la coscienza dell'Io puro, libero da ogni identificazione. Ora descriverò l'Esercizio di disidentificazione e di auto-identificazione. E' utile farlo la mattina, prima di cominciare la nostra vita attiva. Dovremmo "rientrare in noi stessi". Riflettiamo sul profondo significato di questa espressione "rientrare in se stessi"; generalmente noi viviamo "al di fuori" del nostro vero essere; distratti da innumerevoli sensazioni, impressioni, preoccupazioni, ricordi del passato, progetti per il futuro, siamo "discentrati", ignari e obliosi di quello che siamo in realtà. Per alcuni è più facile fare l'esercizio in gruppo, per l'aiuto che vien dato da chi lo descrive; per altri invece può essere più difficile per il senso della presenta degli altri.
Il primo stadio consiste nello star seduti in posizione comoda, abolendo ogni tensione muscolare e nervosa; a ciò giova una precedente pratica dell'esercizio di rilassamento. E' opportuno tenere la colonna vertebrale diritta, la testa lievemente abbassata, chiudere gli occhi; poi fare alcune respirazioni profonde, lente, regolari.
RIPETI A VOLTE ALTA:
"Io ho un corpo, ma non sono il mio corpo". Il mio corpo può trovarsi in differenti condizioni di salute o di malattia, può essere riposato o stanco, ma questo non ha nulla a che fare con Me, con il mio vero Io. Il mio corpo è un prezioso strumento di esperienza e di azione nel mondo esterno, ma è soltanto uno strumento; lo tratto bene, cerco di tenerlo in buona salute, ma non è me stesso. Io ho un corpo, ma io non sono il mio corpo".
Affermiamo con convinzione: "Io ho emozioni, ma io non sono le mie emozioni. Queste sono diverse, mutevoli, contrastanti, mentre io rimango sempre io, me stesso, nell'avvicendarsi della speranza e dello scoraggiamento, della gioia e del dolore, dell'irritazione e della calma. Io posso osservare, comprendere e giudicare le mie emozioni, divenir sempre più capace di dominarle, dirigerle, utilizzarle". - "Io ho emozioni, ma Io non sono le mie emozioni.
"Io ho desideri, ma non sono i miei desideri. Anche i desideri sono mutevoli, contrastanti, sono un avvicendarsi di attrazioni e ripulsioni. Vi sono in me desideri, ma non sono me".
"Io ho una mente, ma non sono la mia mente. Essa può essere più o meno sviluppata ed attiva; è indisciplinata, ma poco a poco posso dominarla e dirigerla. E' un organo di conoscenza, sia del mondo esterno sia del mondo interno, manon è me stesso. Io ho una mente, ma non sono la mia mente".
Tutto ciò è la preparazione alla fase finale positiva, l'affermazione e l'esperienza dell'auto-coscienza: "Sono convinta e affermo che io sono un Centro di pura consapevolezza, di pura auto-coscienza; sono un Centro di volontà, capace di dominare, dirigere, usare tutte le mie funzioni psichiche ed il mio corpo. "IO SONO". Soffermiamoci su questa affermazione, cercando di sentirla, di realizzare questa pura coscienza di essere questo elemento stabile, immutabile, saldo come una roccia in mezzo all'agitarsi delle onde del divenire a tutti gli altri livelli. "IO SONO"
byAssaggioli