miércoles, 29 de junio de 2016



                  Luna Nuova in Cancro                                  4 luglio 2016  Lunedì


Ci sono fuochi d'artificio  fuori in questo momento. Questo perché il Sole, la Luna, Venere e Mercurio sono in Cancro e  sono in opposizione diretta a Plutone che è in Capricorno. Plutone è   potere. Come stai  utilizzando  il tuo potere? Come gestisci il potere? lo cedi facilmente agli altri   il tuo potere?Plutone governa  morte e   rinascita Ade era Signore degli Inferi  , è sopratutto trasformazione. La Luna Nuova sta portando la nostra attenzione sulla nostra auto-guarigione. Come ci nutriamo  . Come ci   prendiamo cura di noi stessi?  ti senti  stanco? Di cosa hai bisogno in questo momento?  Ami te stesso/a più della necessità di piacere agli altri. Senza  te stesso/a, cosa hai?   Amati più che puoi

Plutone può portare su il nostro lato + oscuro. potrebbe essere il   senso di colpa e / o gelosia. Abbiamo esigenze in- soddisfatte nei nostri rapporti? Che cosa ha bisogno di cambiare per te? Chi è difficile nella tua vita? Utilizzare questi dieci passi per trattare con le persone difficili. Attenzione per l'amore soffocante. Questa energia può far credere che lui/lei  ti è indispensabile  quando non lo è. Non intromettersi negli affari degli altri. Questo crea   karma e squilibrio   . La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni. Potreste vedere giocare  lotte di potere,subirle viverle o decidere di evitarle. Ci potrebbero essere forti scontri emotivi con gli altri. Che cosa è tollerare? Questo è il momento  per dare sfogo alla soddisfazione delle proprie esigenze. Potresti sentirti inutile,o libero di creare la vita che veramente  desideri, a atteggiamento che ti  consentirà di ottenere  ciò che   desideri , questa è una grande energia per realizzare degli  obiettivi. Si avrà la forza necessaria per fare le cose.         L'  ambizione personale può essere forte con  questa Lunazione. Fate  attenzione a ciò che desiderate. Cercate di non alimentare le  resistenze da parte degli altri sul vostro cammino verso la vostra vetta.  concentratevi  sui vostri obiettivi. Potreste scoprire che la fortuna è dalla vostra parte. Il successo è di chi agisce   non di chi reagisce.


Questa Luna parla al potere delle nostre emozioni. I sentimenti sono gli  indicatori. Ci  mostrano che siamo  sulla strada giusta. Si crea  arte,  musica e   scrittura dai nostri sentimenti. Il cancro è   il   potere dell'anima. Ci viene chiesto di alzare   il nostro potere personale,  fedeli alle nostre esigenze. Permettete hai    vostri sentimenti di guidarvi . Perché i nostri sentimenti/ emozioni parlano  la nostra verità. Non ti senti sostenuto/a dai tuoi  rapporti? Stai raggiungendo i tuoi  obiettivi? Cosa ti trattiene?

Il cancro è il bambino cosmico. E 'il segno più femminile. Il cancro è l'infanzia. è il guerriero d'amore. E il divino femminile. Lei  sorella luna con il  Fratello Sole nel segno del cancro, l' istinto è quello restare nel    familiare,   aggrapparsi alle sicurezze  protettive,sentire caldo e coccolone, nutrire e essere nutrito, amare ed essere amati. Si vuole che tutti vadano d'accordo , giocando tutti  insieme,in  una famiglia funzionale e felice. Plutone è nel mood  di questi buoni sentimenti. Egli è fermo su  buone vibrazioni. Chi sta giocando questo ruolo nella tua vita? Chi è prepotente? Chi o che cosa ti fa stare  male. Come usi il tuo  potere? Essere stanchi significa che   stai facendo qualcosa che non è giusto per te. Questo potrebbe essere, mettere altre persone al primo posto sopra le proprie esigenze. Questo non è amore. L'amore per te viene prima.
cercare equilibrio fra  energia maschile e femminile  . Questo è il momento di rafforzare l' energia femminile. A tale scopo, seguendo l' intuizione, l'ascolto del tuo cuore. Lasciate che il   cuore vi apra la strada  . Che cosa significa il   desiderio del cuore? Senti che vuoi  cambiando qualcosa in te stesso?

Non rinnegare i tuoi sentimenti negativi. Abbracciali  tutti  . Questo include sia la tua luce e il tuo lato oscuro. Questo è ciò che crea interezza in noi. Fai quello che ti  autorizza a sentirti bene . Non respingere il tuo  lato oscuro. Questo rende solo più forte gli latri. E la tua ombra può venire fuori nei momenti più scomodi. Come ad esempio quando si  esagera nel bere troppo  . L'alcol può agire come siero della verità. Ops, non ho davvero detto  quello che ho detto...... ieri sera........... Siamo ancora amici?
Questa Luna Nuova può portare alla luce                              l'auto-   sabotaggio,acquisendo   l'illusione che sei indegno..... Sei nato quindi e sei degno!!. Quando una persona dice che vuole essere in forma e magra eppure, continuano a mangiare cibo spazzatura e non fa esercizio, crea un messaggio misto nel nostro cervello, questo è   potere mal gestito,che  mangia  i   sentimenti. Litigare per le limitazioni non  porterà a ciò che si vuole. le scuse non producono risultati. Sai accontentarsi di meno di quello che ti meriti?   vuole prendere  un impegno per i tuoi obiettivi,  per la salute e la vitalità. Questa è una potente Luna Nuova.   esporrà le  più grandi debolezze e questo potrà  anche rivelarsi  il tuo  punto di forza. Approvare le  più grandi debolezze in se stessi,  autorizza a essere il proprio avvocato, il tuo migliore amico,l'anima gemella di se stessi Quello che serve  nella  vita:io  amo e mi amo .

 È insita dentro di noi una vibrante energia è la vita . Permettile di esprimersi e partecipare completamente
questa lunazione ci dice di   utilizzare il potere con saggezza. Lasciar andare   ciò che non serve più al nostro destino o percorso di vita. Questa è la chiamata del momento. Siate proattivi. Rimanete positivi nonostante gli ostacoli o le battute d'arresto. Provengono da amore non temete. Essere veri essere se stessi , aperti                          incoraggiati.  Dite di sì al  successo. Dite sì a voi. Dite sì alle  nuove relazioni. Dite sì a un nuovo inizio. Dite sì alle nuove opportunità che arriveranno  ora nella vostra vita con   mente tranquilla  sentendo che sei una parte di tutto ciò che è. Prendetevi un momento per calmare la vs. mente. Riconoscere l'unicità. Non sei mai solo. Ti ami! Questo amore dura per sempre .ripetiti più volte sii benedetto,stai attento,stammi bene,sii gentile, qui ora,supportare la tua realtà,dì la tua verità. Sei amato. Tutti siamo uno non scordarlo.

   
la Luna Nuova in Cancro cade sul compleanno degli U.S.A. questo è qualcosa di speciale. una Luna Nuova al compleanno significa che ci sono molte nuove opportunità per essere più autentici, e in un modo completamente nuovo. per una nazione, questo offre l'opportunità di nuovi inizi, sarà un'America più gentile accogliente e premurosa?

c'è un rettangolo mistico nel grafico della Luna Nuova che è il cardinale che si riferisce all'agire , in modo più flessibile e mutevole.
La Luna Nuova è congiunta anche Mercurio e Sole e Mercurio vicino vicino,ci dicono che le comunicazioni saranno bizzarre. Prestate attenzione all'eccessiva emotiva comunicazione che perdere dettagli importanti.
Servirà aspettare un giorno o due per vedere che cosa vogliamo veramente manifestare con questa Luna Nuova prima che possiamo vedere in modo chiaro. Una ragione di questo è la Luna Nuova 150 ° a Saturno il bisogno di fare aggiustamenti prima delle scelte . E 'anche Trigona a Nettuno in modo che possiamo sentire profondamente ,essere in contatto con il nostro spirito, la nostra anima. Saturno e Nettuno sono in quadratura così chi vincerà? Con Saturno in Sagittario possiamo essere ottimisti ed entusiasti di imparare e ampliare i nostri orizzonti. Nettuno in Pesci ci sta aiutando a sfruttare le nostre visioni spirituali,le speranze e i sogni. Questa Luna Nuova attiverà tutto ciò per cui potrebbe essere necessario attendere un po 'di tempo per impostare i nostri nuovi obiettivi. non cercate di spingere le cose prima del tempo.

Ma non possiamo completamente rilassarci ancora Marte è ancora in Scorpione. Anche se diretto Ciò significa che ci sarà ancora un po 'di buio che sarà esposto le ultime settimane di Luglio. l'odio e il male vogliono un po 'per guarire e con Marte in Scorpione non si vuole molto dover affrontare i nostri lati oscuri. Abbiamo bisogno di prenderci il nostro tempo , la guarigione è un processo che richiede tempo. Durante questa Luna Nuova prendetevi un po 'di tempo per esaminare dove nella vostra vita siete al buio, dove dover magari aggiungere un po' di luce , con la compassione, o il perdono. si potranno rivelare cose nascoste di cui abbiamo sempre avuto sospetto. Posso solo dire che questo sarà un anno molto interessante ,in politica segreti, e bugie verranno in superficie e sarà sorprendente.


Sessualità e matrimoni,Giunone sul grado finale della Bilancia mette in luce il significato del matrimonio che avrà ancora bisogno di un po 'di definizione ,ho il sospetto che ci saranno revisioni sulle nuove leggi sul matrimonio recentemente messe in atto.

Giove in Vergine coinvolto con la Luna Nuova, indica che le vendite di case potranno ancora avere un momento difficile ancora per un po 'di tempo e tenete sotto controllo le vostre finanze.

come utilizzare questa Luna Nuova in Cancro? Impostate alcuni obiettivi per essere più amorevole, nutre con il cuore. una nuova casa o fare alcuni lavori di ristrutturazione possono far sente meglio. Passate più tempo con la famiglia. Fate cose che vi fanno sentire sicuri e protetti e fidatevi del vostro istinto.
Se seguite ricerche mistiche o un percorso spirituale, questa Luna Nuova funzionerà benissimo per voi.


Buona luna.......

domingo, 26 de junio de 2016


CARLOS CASTANEDA RIVELA PERCHE' L'ESSERE UMANO E' UNO SCHIAVO










"I bambini si portano dentro una magia naturale, che a poco a poco, crescendo, sono costretti a distruggere ed allora cominciano a pregare: la santissima Trinità, i santi, la Madonna, una grande Madonna azzurra con gli ori e gli incensi. Dobbiamo imparare a respirare e riscoprire gli alberi, le pietre, gli animali e tutta la macchina della Terra: hanno un respiro interno, come noi. Hanno ossa, vene, carne, come noi."

Giordano Bruno


Esseri Oscuri posti sullo sfondo del Campo Energetico Umano



Perché desideriamo che qualcuno ci guidi quando possiamo fare da soli?»

«Gli sciamani dell’antico Messico scoprirono che abbiamo un compagno che resta con noi per tutta la vita, un predatore che emerge dalle profondità del cosmo e assume il dominio della nostra vita.» don Juan Matus

Rispetto a quanto riferito fino ad ora della concezione tolteca, le considerazioni che seguono possono apparire ancora più sconcertanti e possono generare una varietà di reazioni nel lettore: di difesa come il rifiuto o di consapevolezza profonda come angoscia, senso di schifo, paranoia. Rivolgo per questo al lettore lo stesso invito che il Nagual Carlos fece alla conferenza di Santa Monica, in California, nel 1993 – la sua prima apparizione pubblica dopo decenni di totale anonimato:

«Il mio nome è Carlos Castaneda. Vorrei pregarvi di una cosa. Vi prego di sospendere per oggi il giudizio. Vi prego di aprirvi – anche solo per un’ora – alla possibilità che sto per presentarvi. Per trent’anni sono stato irreperibile. Non sono solito rivolgermi alla gente e parlare. Ma ora, per un momento, sono qui. È nostro dovere ripagare un debito a coloro che hanno fatto la fatica di mostrarci certe cose. Questo sapere noi lo abbiamo ereditato. Don Juan ci disse che non dobbiamo difenderlo. Vorremmo farvi capire che ci sono opzioni, possibilità insolite che non sono fuori dalla vostra portata.»


Gli antichi stregoni si accorsero per primi che qualcosa non andava per il verso giusto. Essi videro che nei bambini, le Emanazioni Luminose – tenute insieme da una forza agglutinante nella forma di un uovo – erano anche ricoperte da una patina di straordinario splendore. Videro che alla crescita del bambino questa patina, anziché svilupparsi anch’essa di conseguenza, diminuiva drammaticamente. Videro che questo involucro di luce era direttamente correlato alla consapevolezza dell’individuo e lo chiamarono lo Splendore della Consapevolezza.
La consapevolezza non si sviluppava come sarebbe stato naturale.

Inquietati da questa incongruenza estesero le loro indagini e scoprirono la presenza di esseri oscuri posti direttamente sullo sfondo del campo energetico umano e per questo difficilmente individuabili.


Gli stregoni videro che questi esseri oscuri si cibavano della lucentezza della consapevolezza di ogni individuo, riducendone sempre di più la patina luminosa. Le entità oscure sono particolari esseri inorganici, coscienti e molto evoluti e poiché si muovono saltellando o volando come spaventose ombre vampire furono chiamati los Voladores, ovvero quelli che volano.

Don Juan: «Sei arrivato, e con le tue sole forze, a ciò che per gli sciamani dell’antico Messico era la questione suprema. Per tutto questo tempo non ho fatto che menare il can per l’aia, insinuando in te l’idea di un qualcosa che ci tiene prigionieri. Ed è davvero così!» Carlos: «Perché questo predatore ci avrebbe sottomessi nel modo che stai descrivendo, don Juan? Dev’esserci una spiegazione logica.» Don Juan: «Una spiegazione c’è ed è la più semplice che si possa immaginare. I predatori hanno preso il sopravvento perché siamo il loro cibo, la loro fonte di sostentamento. Ecco perché ci spremono senza pietà. Proprio come noi alleviamo i polli nelle stie…I Voladores si nutrono solo di un determinato tipo di energia e, come vedremo, noi produciamo molta di quella energia. Questo ci fa essere le prede ideali da mungere quotidianamente. Il danno energetico che questa azione predatrice ci arreca è immenso. Siamo esseri magici dotati di possibilità infinite condannati a brandelli di consapevolezza: i Voladores consumano regolarmente la patina luminosa – che torna a crescere per sua natura – e come impeccabili giardinieri tengono l’erba rasa sempre allo stesso (misero) livello. Gli sciamani vedono che la patina di luminosità rimastaci è una piccola pozzanghera di luce sotto i piedi, che non arriva nemmeno agli alluci. Questa consapevolezza rimastaci è davvero poca cosa e ci permette giusto di interagire nel mondo quotidiano fissato dalla socializzazione, ma certo non ci dà modo di comprendere la nostra reale situazione o di riconoscere che condividiamo lo stesso destino degli animali che alleviamo. Come inconsapevoli schiavi ci identifichiamo nei nostri predatori e riproponiamo i loro nefandi comportamenti con la natura in generale inquinando, disboscando, distruggendo e «sfruttiamo noi stessi senza ritegno i nostri animali: li mungiamo, li tosiamo, prendiamo loro le uova e poi li macelliamo o li rendiamo in diversi modi sottomessi e mansueti. Li leghiamo, li mettiamo in gabbia, tagliamo loro le ali, le corna, gli artigli ed i becchi, li ammaestriamo rendendoli dipendenti e gli togliamo poco a poco l’aggressività e l’istinto naturale per la libertà.
Ci manca l’energia, non possiamo fare altro che specchiarci, nella pozzanghera di consapevolezza, in un limitato e illusorio riflesso di sé, una falsa personalità. «La coscienza delle suole rispecchia la nostra immagine, la nostra superbia e il nostro ego, i quali alla fine non sono altro che la nostra vera gabbia.


L’esigua pozzanghera di consapevolezza è l’epicentro dell’egocentrismo in cui l’uomo è inconsapevolmente intrappolato. Ci hanno tolto tutta l’energia, ma ci hanno lasciato proprio quella che ruota intorno all’Ego! E proprio facendo leva sul nostro egocentrismo i Voladores creano fiammate di consapevolezza che poi voracemente consumano. I predatori alimentano l’avidità, il desiderio smodato, la codardia, l’aggressività, l’importanza personale, la violenza, le emozioni forti, tutti gli eccessi, l’autocompiacimento ma anche l’autocommiserazione. Le fiamme energetiche generate da queste qualità “disarmoniche” sono il loro cibo prediletto. I Voladores non amano invece la qualità vibrazionale della consapevolezza, dell’amore puro, dell’armonia, dell’equilibrio, della pace, della sobrietà… in una parola aborriscono la qualità energetica della crescita evolutiva, e hanno ogni vantaggio nel boicottare ogni nostro incremento di coscienza.

«La nostra mentalità da schiavi, che nella cultura giudeo-cristiana ci promette consolazione nell’aldilà, non porta alcun vantaggio a noi stessi, bensì ad una forza estranea, che in cambio della nostra energia ci fornisce credenze, fedi e modi di vedere che limitano le nostre possibilità e ci fanno cadere nella dipendenza.




Secondo don Juan sono stati proprio i Voladores a instillarci stupidi sistemi di credenza, le abitudini, le consuetudini sociali, e sono loro a definire le nostre paure, le nostre speranze, sono loro ad alimentare in continuazione e senza ritegno il nostro Ego.


Sono stati proprio i voladores a instillarci stupidi sistemi di credenza, abitudini, consuetudini sociali, e sono loro a definire le nostre paure, le nostre speranze, sono loro ad alimentare in continuazione e senza ritegno il nostro Ego.

Carlos: «Ma come ci riescono, don Juan? Ci sussurrano queste cose all’orecchio mentre dormiamo?» Don Juan: «Certamente no. Sarebbe idiota! Sono infinitamente più efficienti e organizzati. Per mantenerci obbedienti, deboli e mansueti, i predatori si sono impegnati in un’operazione stupenda, naturalmente dal punto di vista dello stratega. Orrenda nell’ottica di chi la subisce. Ci hanno dato la loro mente!

CI HANNO DATO LA LORO MENTE!

Mi ascolti? I predatori ci hanno dato la loro mente che è la nostra. La mente dei predatori è barocca, contraddittoria, tetra, ossessionata dal timore di essere smascherata. Benché tu non abbia mai sofferto la fame, sei ugualmente vittima dell’ansia da cibo e la tua altro non è che l’ansia del predatore, sempre timoroso che il suo stratagemma venga scoperto e il nutrimento gli sia negato. Tramite la mente che, dopotutto, è la loro, i predatori instillano nella vita degli uomini ciò che più gli conviene… Le nostre meschinità e le nostre contraddizioni sono il risultato di un conflitto trascendentale che affligge tutti noi, ma di cui solo gli sciamani sono dolorosamente e disperatamente consapevoli: si tratta del conflitto delle nostre due menti. Una è la nostra vera mente, il prodotto delle nostre esperienze di vita, quella che parla di rado perché è stata sconfitta e relegata nell’oscurità. L’altra, quella che usiamo ogni giorno per qualunque attività quotidiana, è una installazione estranea.» Carlos: «Ma se gli sciamani dell’antico Messico e quelli attuali vedono i predatori, perché non fanno nulla?» Don Juan: «Non c’è nulla che tu e io possiamo fare se non esercitare l’autodisciplina fino a renderci inaccessibili. Ma pensi forse di poter convincere i tuoi simili ad affrontare tali rigori? Si metterebbero a ridere e si farebbero beffe di te, e i più aggressivi ti picchierebbero a morte. Non perché non ti credano. Nel profondo di ogni essere umano c’è una consapevolezza ancestrale, viscerale, dell’esistenza dei predatori.


Non c’è da meravigliarsi dunque del fatto che i bambini hanno spesso paura di demoni, mostri, spiriti o strane ombre (l’Uomo Nero) che secondo loro si nasconderebbero sotto il letto, dietro le porte, negli armadi, etc. I bambini piccoli vedono e solo quando hanno raggiunto una certa quota di socializzazione smettono di vedere, e ciò che prima era visibile si manifesta come inconscia presenza, come inquietudine, paura, disperazione, depressione…

«La mente di quello che vola non ha rivali. Quando si propone qualcosa non può che concordare con se stessa e indurti a credere di aver fatto qualcosa di meritevole. La mente di quello che vola ti dirà che qualsiasi cosa dica Juan Matus è solo un mucchio di sciocchezze e quindi essa stessa concorderà con la sua affermazione, “ma certo, sono sciocchezze” dirai tu. È così che ci sconfiggono.» Don Juan Matus


Il recente film The Matrix dà forma in maniera efficace a queste tematiche castanediane: il Tonal dei toltechi – ovvero il mondo quotidiano frutto della socializzazione e mantenuto dall’attività della mente – è Matrix, una terrificante trappola che consente a delle entità (in questo caso macchine) di depredare l’energia degli esseri umani. I pensieri che attraversano la nostra mente sono certamente “nostri”, ma la mente, attraverso la socializzazione, ne dirige il percorso in modo tale che essi sono “liberi” non più di quanto lo sia un treno su delle rotaie. I dati sensoriali sono i nostri, ma il software che guida il pensiero è estraneo.


Il pensiero ricrea costantemente il mondo così come lo vediamo (o meglio, così come ci è stato insegnato a vederlo. Fermare il pensiero per gli sciamani toltechi significa “fermare il mondo” e vedere le cose come sono veramente: pura energia.
Don Juan spiega che gli sciamani possono sconfiggere l’installazione estranea attraverso una vita di impeccabilità (uso strategico dell’energia) perché la disciplina strema in modo incommensurabile la mente aliena. La disciplina e la sobrietà sono qualità della consapevolezza che rendono la patina di splendore dell’uovo luminoso sgradevole al gusto dei Voladores. Ogni volta che si interrompe il dialogo interiore e si entra nel silenzio interiore si affatica la mente del predatore in modo così insostenibile che l’Installazione Estranea fugge. Successivamente essa ritorna, ma indebolita. Attraverso ripetuti stati di silenzio interiore l’Installazione Estranea prima o poi viene sconfitta e non torna.

Ogni volta che si interrompe il dialogo interiore, il mondo così come lo conosciamo collassa e affiorano aspetti di noi del tutto straordinari, come se fino a quel momento fossero stati sorvegliati a vista dalle nostre parole. Don Juan sostiene che il giorno in cui la Mente Estranea ci abbandona è il giorno più triste e difficile, poiché siamo costretti a contare solo sulle nostre forze e non c’è più nessuno a dirci cosa dobbiamo fare. Dopo un’esistenza di schiavitù, la nostra vera mente è molto debole e insicura e deve ritrovare la sua identità.


Per modificare la realtà (presente/passato/futuro) è necessario che un certo numero di co-creatori (individui che esprimono un intento comune) si focalizzino su un obiettivo e condividano sentimenti-pensieri comuni...
Non è sufficiente che una persona esprima l'intento di qualcosa affinché quel qualcosa si realizzi...
E' l'inter-azione tra più soggetti il tassello principale per il mutamento della realtà.
Carlos Castaneda.


fonte:http://www.carloscastaneda.it/


Si potrebbe dire che emozioni diverse hanno frequenze vibrazionali diverse, ma potremmo esprimere questo concetto in modo più accurato: le vostre emozioni sono indicatori della frequenza vibrazionale. Quando ricordate che i vostri sentimenti indicano il grado di allineamento con l’Energia della Fonte e che, meglio vi sentite, più state permettendo l’allineamento con ciò che desiderate, vi risulta più facile capire come reagire alle emozioni.
Un allineamento assoluto con la vostra Energia della Fonte significa che sapete tutto ciò che segue.

Siete liberi. Siete forti. Siete buoni. Siete amore. Avete un valore. Avete uno scopo. Tutto è bene.

Ogni volta che concepite pensieri corrispondenti alla vostra vera natura, siete allineati a ciò che siete veramente; anzi, questo rappresenta lo stato di allineamento assoluto. E i sentimenti che tali pensieri suscitano in voi sono l’espressione più completa dalla connessione. Provate a pensare alla spia del carburante in un veicolo: questo allineamento corrisponde al serbatoio pieno.
In altre parole, immaginate una spia o una scala con diverse gradazioni, capace di mostrarvi il grado di allineamento con l’Energia della Fonte (livello più alto = piena connessione con l’Energia della Fonte, livello più basso = non permettete nessun allineamento).
Una gradazione delle vostre emozioni potrebbe assomigliare a quanto segue.



1. Gioia/Conoscenza/Potere/Libertà/Amore/Apprezzamento
2. Passione
3. Entusiasmo/Desiderio ardente/Contentezza
4. Attesa positiva/Convinzione
5. Ottimismo
6. Speranza
7. Soddisfazione
8. Noia
9. Pessimismo
10. Frustrazione/Irritazione/Impazienza
11. Senso di sopraffazione
12. Delusione
13. Dubbio
14. Preoccupazione
15. Biasimo
16. Scoraggiamento
17. Collera
18. Desiderio di vendetta
19. Odio/furore
20. Invidia
21. Insicurezza/Colpevolezza/Indegnità
22. Paura/Dolore/Depressione/Disperazione/Impotenza

Dato che le stesse parole vengono spesso usate per indicare stati d’animo diversi, e parole diverse possono significare la stessa cosa, queste etichette non sono universalmente valide. Anzi, etichettare con parole le emozioni potrebbe causare confusione e distrarvi dal vero scopo della Scala di Guida Emotiva. Quello che conta è cercare di provare consapevolmente un’emozione più piacevole. Il termine usato per definire quel sentimento, invece, è poco rilevante.

UN ESEMPIO DI COME SALIRE CONSAPEVOLMENTE LUNGO LA SCALA DI GUIDA EMOTIVA
Mettiamo che sia accaduto nella vostra esistenza qualcosa che vi fa stare malissimo. Nulla vi sembra bello, nulla vi fa stare bene, vi pare di soffocare, e ogni pensiero vi causa lo stesso dolore. Il termine migliore per descrivere il vostro stato emotivo pressoché costante è depressione.
Se poteste concentrarvi su un’attività, forse vi sentireste meglio; se poteste liberare la mente da ciò che vi tormenta e concentrarvi sul lavoro, stareste meglio. Molti sono i pensieri che potrebbero liberarvi dalla depressione. Tuttavia, dal punto di vista vibrazionale per ora non avete accesso alla maggior parte di essi. Ma se è vostra intenzione trovare un pensiero, qualunque pensiero, che vi faccia stare meglio, e siete consapevoli delle emozioni che vi provoca, potete cominciare a risalire la Scala di Guida Emotiva immediatamente. Si tratta di evocare un pensiero, qualunque esso sia, e di valutare consciamente se vi fa stare meglio di prima. Quindi, pensate e provate emozioni, pensate e provate emozioni con un unico scopo: stare meglio anche se di poco.
Ammettiamo che qualcuno abbia detto una frase che vi ha fatto arrabbiare, o che una persona non abbia mantenuto la parola data. Quando vi concentrate su questo argomento sgradevole, vi accorgete di avvertire meno la depressione. In altri termini, mentre siete concentrati su quel pensiero che vi irrita non provate più nessuna difficoltà a respirare. La sensazione di claustrofobia si è attenuata, e vi sentite leggermente meglio.
Ora, questo è il passaggio cruciale per utilizzare al meglio il vostro Sistema di Guida Emotivo: fermatevi e prendete coscienza del fatto che il pensiero irritato da voi scelto vi fa stare meglio della depressione soffocante che rimpiazza. Riconoscendo il miglioramento vibrazionale il senso di impotenza si attenua e potete quindi risalire sulla Scala di Guida Emotiva, avvicinandovi alla connessione completa con la vostra autentica essenza.


PERCHÉ SI DOVREBBE SCORAGGIARE LA COLLERA SE MI FA STARE MEGLIO?
Spesso, se sperimentate una vibrazione assai resistente come la depressione o la paura, avrete già scoperto istintivamente, anche inconsciamente, che i pensieri arrabbiati leniscono il dolore. Ma molta gente è convinta che la vostra collera sia inappropriata; certo, loro non sono voi, non possono avvertire il miglioramento provocato dalla rabbia, e spesso vi mettono in guardia da tale emozione… rischiando di farvi tornare nel vostro stato di depressione. Ma quando scegliete di arrabbiarvi e vedete che questo vi ha fatto stare meglio, sapete che quel pensiero pieno di collera può essere sostituito da uno ancora meno resistente, come la frustrazione, e potete salire ancora più in alto sulla Scala di Guida Emotiva, verso un allineamento perfetto.

PERCHÉ ANCHE IL PIÙ PICCOLO MIGLIORAMENTO HA UN ENORME VALORE.
Quando sapete dove vi trovate e dove vorreste andare, e avete modo di sapere se siete nella direzione giusta rispetto alla destinazione desiderata… nulla può trattenervi qui. L’apparente mancanza di controllo sulla vostra vita è dovuta principalmente al fatto che non sapete in che direzione vi state muovendo. Se non prendete coscienza delle vostre emozioni e del loro significato, spesso vi allontanate dal luogo dove realmente vorreste trovarvi.
Per descrivere i sentimenti vengono usate molte parole, ma in realtà esistono solo due emozioni: una vi fa stare bene, l’altra vi fa sentire male. E i gradini della scala emotiva indicano solo se permettete in misura maggiore o minore la potente, pura e positiva Energia della Fonte. Lo stato più completo di connessione, che suscita sentimenti di gioia, amore, apprezzamento, libertà o conoscenza, corrisponde alla sensazione di essere padroni del proprio destino. Mentre la condizione di maggior lontananza, che vi fa provare disperazione, dolore, paura o depressione, si riferisce semplicemente al vostro sentimento di impotenza.
Anche il più piccolo miglioramento che riuscite a provocare consciamente nelle vostre emozioni ha un valore incalcolabile, perché dimostra che avete riacquistato un certo controllo. E anche se non è ancora sufficiente per ristabilire una totale connessione con tutta la vostra energia, non vi sentite più impotenti. E quindi la risalita della scala non è ormai solo possibile, ma anche relativamente facile.


SOLAMENTE VOI SAPETE SE LA COLLERA È APPROPRIATA PER VOI
Se una persona gravemente depressa potesse scoprire che sollievo le darebbe arrabbiarsi e, soprattutto, potesse riconoscere di aver scelto deliberatamente quel pensiero, avvertirebbe immediatamente il proprio potere, e la depressione si attenuerebbe. Certo, è importante che non resti sempre arrabbiata. Ma da quel luogo caratterizzato dalla rabbia, può ora passare alla frustrazione che la farà stare meglio della collera.
Molti non si rendono ancora conto del contenuto vibrazionale delle emozioni (né di cosa sia un’emozione o della sua ragione d’essere), e si oppongono alle manifestazioni di collera. Certo non è piacevole essere al cospetto di una persona arrabbiata, e molti preferirebbero egoisticamente che tornasse a essere depressa, perché la depressione è di solito rivolta all’interno, mentre la rabbia si rivolge all’esterno e viene diretta contro la prima persona che vi capita a tiro.
Una persona esterna non sa se la rabbia che avete scelto rappresenta un miglioramento per voi; solo voi sapete – in base al sollievo che avvenite – se un certo pensiero è appropriato oppure no. Finché non scegliete la direzione da seguire sulla base di ciò che provate, non potete compiere progressi costanti verso la realizzazione dei vostri desideri.

« STO FACENDO DEL MIO MEGLIO PER VIVERE AL MEGLIO »
Chi vi osserva potrebbe sentirsi sollevato se sapesse che non avete intenzione di restare arrabbiati a lungo. Se sapessero che il vostro progetto più vasto comporta il superamento della collera, per passare alla frustrazione, al senso di sopraffazione, fino all’ottimismo e alla convinzione e ancora oltre, fino alla consapevolezza che tutto è bene, sarebbero più pazienti nei confronti della vostra situazione attuale.
Molti riescono a passare naturalmente da un’irresistibile depressione, o paura, alla rabbia, in base a una sorta di meccanismo di sopravvivenza, ma quando ricevono tanta disapprovazione da parte di famigliari, di amici, e di tutti coloro che non ritengono appropriata la collera, tornano alla precedente sensazione di impotenza. E il ciclo continua a ripetersi: dalla depressione alla collera, alla depressione, alla collera, alla depressione, alla collera…
Il segreto per riconquistare quella meravigliosa sensazione di potere e controllo su di sé consiste nel decidere, nel momento presente, indipendentemente dal fatto che vi sentiate bene o male, di fare del vostro meglio per vivere al meglio. Cercate di trovare l’emozione che vi fa stare meglio tra quelle alla vostra portata e, a forza di ripetere questo processo, in breve tempo vi sentirete benissimo. Vedrete, funziona!


« SE POSSO ARRIVARCI CON LE EMOZIONI, POSSO ARRIVARE DAPPERTUTTO »
« In questo momento intendo trovare il pensiero che mi farà stare meglio. Voglio stare meglio, meglio, meglio. »
Ricordate:
• II furore vi fa stare meglio della depressione, del dolore, della disperazione, della paura, dell’impotenza.
• II desiderio di vendetta vi fa stare meglio del furore.
• La collera vi fa stare meglio del desiderio di vendetta.
• II biasimo vi fa stare meglio della collera.
• II senso di sopraffazione vi fa stare meglio del biasimo.
• L’irritazione vi fa stare meglio del senso di sopraffazione.
• II pessimismo vi fa stare meglio dell’irritazione.
• La speranza vi fa stare meglio del pessimismo.
• L’ottimismo vi fa stare meglio della speranza.
• L’attesa positiva vi fa stare meglio dell’ottimismo.
• La gioia vi fa stare meglio dell’attesa positiva.

Con il tempo e la pratica diventerete abilissimi nel capire ciò che il Sistema di Guida Emotivo vi sta dicendo. Una volta che vi prefiggete sistematicamente di stare meglio cercando emozioni più piacevoli, scoprirete di stare bene quasi sempre, e di poter così permettere l’ingresso a tutto ciò che desiderate nella vostra esistenza.
L’attenzione ai sentimenti è necessaria per capire cosa vi sta accadendo; le emozioni – e il senso di sollievo che provate quando vi soffermate su pensieri che vi fanno stare meglio – sono l’unico indicatore di ciò che state attraendo nella vostra vita.

«E COLORO CHE NON DESIDERANO DESIDERARE?»
Possiamo descrivere la sensazione del desiderio come la piacevolissima consapevolezza di nuove possibilità. Il desiderio è una nuova sensazione di libertà che si prova quando si aspetta con impazienza un’espansione meravigliosa. La sensazione del desiderio in realtà è la sensazione della vita che vi scorre dentro. Ma molte persone, quando parlano di desiderio, intendono qualcosa d’altro. Per loro è una sorta di bramosia, perché mentre sono concentrati su qualcosa che vogliono sperimentare o avere sono altrettanto consapevoli della sua assenza. E quindi, anche se usano parole di desiderio, emettono una vibrazione di assenza. Arrivano alla conclusione che la sensazione di desiderio significhi volere qualcosa che non hanno. Ma non c’è sensazione di mancanza nel desiderio puro.

Quindi se ricordate che, quando chiedete qualcosa, vi verrà sempre dato, ognuno dei vostri desideri sarà, ora, puro e privo di resistenza.
Molti desiderano cose che nel presente non stanno vivendo pienamente, e in qualche caso le desiderano da tanto tempo. Pensano quindi all’oggetto del loro desiderio, poi pensano al fatto che non ce l’hanno. Con il passare del tempo, arrivano alla conclusione che ciò che provano (quando pensano a ciò che vogliono e capiscono di non averlo, ma non sanno come ottenerlo) è il desiderio. Invece non sono nello stato del desiderio puro: provano un desiderio a cui stanno resistendo. Spesso la loro vibrazione trasmette l’assenza o mancanza di ciò che vogliono invece di quello che desiderano.
Senza neanche rendersene conto, si mantengono lontani, con le vibrazioni che trasmettono, dai propri desideri, e con il passare del tempo arrivano a pensare che quella sensazione apatica e insoddisfatta che provano non riuscendo a ottenere ciò che vogliono sia il desiderio.

  siete gli artefici della vostra vita e che i vostri desideri nasceranno naturalmente da ciò che sperimentate in quest’ambiente, in questo corpo.  trovate  l’allineamento perfetto con la Fonte in modo che possiate a quel punto realizzare i vostri desideri.
Rinunciando al desiderio potrebbe sembrarvi di stare meglio, perché l’emozione negativa che provate è dovuta alla differenza vibrazionale tra la vostra vibrazione attuale e la vibrazione del desiderio. Ma rinunciare al desiderio è la strada più difficile per arrivare all’allineamento, perché l’Universo è sul punto di aiutarvi a generare un nuovo desiderio. Il modo più semplice per allinearvi alla Fonte, e quindi per stare meglio, consiste nell’eliminare la resistenza.


IL VOSTRO DESIDERIO VI SEMBRA LA TAPPA SUCCESSIVA PIÙ LOGICA?
La vostra capacità di immaginazione vi aiuterà a raggiungere più velocemente le fasi successive. Potete eliminare gli ostacoli dapprima con l’immaginazione; non siete obbligati a realizzare subito il desiderio, piccolo o grande che sia: potete cominciare dalla vostra mente. Non stiamo parlando del passaggio successivo concreto. Potete invece usare la vostra immaginazione per familiarizzarvi con il vostro sogno e fare così in modo che la sua manifestazione sia il passaggio successivo più logico.
Ad esempio, una madre e sua figlia adulta stavano pensando di comprare una casa graziosa in una bella regione e di aprire un bed-and-breakfast. La figlia disse alla madre: « Se solo potessimo riuscirci, sarei felice per il resto dei miei giorni. Se potesse accadere, sarebbe una compensazione per tutto ciò che ho sempre voluto e che non si è realizzato ».
 la vibrazione del suo desiderio non si trovava ancora nel luogo puro dove avrebbe dovuto essere per permettere la realizzazione di quel desiderio. Quando ciò che desiderate vi pare così ambizioso da sembrare irraggiungibile, non è sul punto di realizzarsi. Quando il desiderio vi sembra invece il passaggio successivo più logico, allora si sta per manifestare.

QUANDO VI SENTITE PADRONI DELLA SITUAZIONE, L’APPREZZATE PIENAMENTE
A seconda di come vi sentite potete capire se la vostra vibrazione sta permettendo alle Forze Universali di realizzare il vostro desiderio… oppure no. Con la pratica imparerete a capire se siete a un passo dalla realizzazione o se ne siete ancora lontani; ma soprattutto, una volta che sarete padroni delle vostre emozioni, vi godrete pienamente la situazione.
• Apprezzerete la varietà e il contrasto da cui scaturiscono i desideri, e vi piacerà trasmetterli dalla vostra preziosa prospettiva.
• Amerete accorgervi che le vostre vibrazioni non corrispondono al desiderio, e allinearle quindi a ciò che desiderate.
• Vi sentirete meglio a mano a mano che i dubbi si dissiperanno, e verranno sostituiti dalla sicurezza del Benessere.
• Vi piacerà avere la sensazione che stia per accadere qualcosa, che la situazione cominci a sistemarsi, e adorerete assistere alle manifestazioni dei vostri desideri.
• Amerete la consapevolezza di avere plasmato voi stessi i vostri desideri e di averli realizzati come se aveste creato una statua d’argilla con le vostre mani.
• Amerete le sensazioni che proverete allineandovi ripetuta-mente con i frutti della vostra esperienza.
L’intero Universo esiste per produrre in voi nuovi desideri creatori di vita, e quando seguite il flusso dei desideri vi sentite autenticamente vivi e vivete davvero.

miércoles, 22 de junio de 2016


I 12 archetipi


“Gli archetipi, James Hillman psicanalista e filosofo (1926 – 2011) li definisce come “i modelli più profondi del funzionamento psichico, come le radici dell’anima che governano le prospettive attraverso cui vediamo noi stessi e il mondo. Essi sono le immagini assiomatiche a cui ritornano continuamente la vita psichica e le teorie che formuliamo su di essa.” Essi possono essere raggiunti anche attraverso l’analisi dei sogni, il cui “mondo infero” ci ricollega alle “ombre universali” dell’inconscio collettivo […]
Il discorso sugli archetipi non era un’invenzione di Hillman. Era stato già aperto da Carl Gustav Jung, negli anni trenta, quando aveva individuato in essi le forme primarie delle esperienze vissute dall’umanità nello sviluppo della coscienza. Pure forme, che stanno ai simboli come la figura geometrica del quadrato sta ad una cornice (intesa come oggetto) quadrata, e che – così come le forme geometriche – sono condivise da tutta l’umanità, sedimentate nell’inconscio collettivo di tutti i popoli, senza alcuna distinzione di luogo e di tempo, si manifestano come simboli, e pre-esistono alla psiche individuale, che organizzano.
La novità del punto di vista di Hillman – l’aspetto rivoluzionario della sua psicologia – è stata nell’intenzione di portare l’analisi fuori da un rapporto a due medicalizzato e nella scelta di polarizzare l’attività psicologica e psicoanalitica su due nuovi centri dinamici: l’anima e l’archetipo.” (Wikipedia)
“La terapia non è solo qualcosa che gli analisti fanno ai pazienti, ma anche un processo che si svolge in modo intermittente nella nostra individuale esplorazione dell’anima, negli sforzi per capire le nostre complessità… nella misura in cui siamo impegnati a fare anima, siamo tutti, ininterrottamente, in terapia.” (James Hillman)
I dodici archetipi sono all’interno di ognuno di noi e agiscono in ogni momento e situazione. Naturalmente nell’infanzia alcuni sono maggiormente attivi che altri, come ad esempio L’Innocente e l’Orfano, nell’età adulta se ne attiveranno altri e i livelli possono essere più o meno equi in base al proprio equilibrio e maturità interiori. Da questo punto di vista si ha un’immagine temporale lineare dell’evoluzione degli archetipi, dal più piccolo al piùgrande, dal bambino al senescente.
Ma l’esperienza ci dice che essi agiscono in un movimento continuo guidandoci su un percorso a spirale basato su tre livelli o stadi evoluti descritti in una pagina più avanti. Sono costantemente in relazione fra loro, l’Eroe è colui che sarà in grado di utilizzare i loro insegnamenti e di chiamarli a sé in base ai bisogni che la situazione, da fronteggiare, invocherà al suo interno.
Le frasi tra virgolette sono tratte dal libro “Risvegliare l’eroe dentro di noi” Carol S. Pearson ed. Astrolabio
L’INNOCENTE
l'innocenza
L’innocente è la parte di noi che crede nella vita, in noi stessi e negli altri, è la fede e la speranza con cui cominciamo una relazione, un viaggio, un lavoro, un progetto.
Tutti partiamo da qui dall’accudimento da parte dei genitori che ci amano, ci proteggono e credono in noi e nel nostro potenziale incoraggiando il nostro impegno per usare e sviluppare le nostre capacità.
Si tratta prima della caduta dall’Eden che ricorda il mondo protetto come nell’utero materno, la spensieratezza dei primi anni di vita che vuole ritrovare ovunque esso si trovi.
L’Innocente è la parte di noi che continua a credere e sperare a qualunque costo, perché ha una incrollabile fiducia che il mondo è un luogo sicuro e gli esseri umani sono buoni. Questa fiducia gli dona apertura, capacità di apprendimento e tenacia.
La sua ombra è negare i problemi, evitare i conflitti, spesso isolandosi in un mondo di fantasia. “L’Innocente è anche assolutista e dualista, non può ammettere la propria imperfezione senza inorridire di sè, senza cadere preda della vergogna o del senso di colpa.”
Proietta sugli altri le proprie insicurezze ed errori evitando così di mettersi in gioco, salvandosi dalla responsabilità di agire, in quanto tiene molto alla maschera sociale che si è costruito.
L’Innocente non può quindi non sentirsi fragile e vulnerabile e, come è evidente, cerca in tutti i modi di difendersi da ciò che considera una minaccia alla propria integrità.
“Ha bisogno di imparare il paradosso che, se al livello spirituale più profondo è bene fidarsi, sarà comunque meglio che uno non lasci in giro il portafogli!”
Innocente + Orfano Sicurezza
L’ORFANO 
orfano
“L’archetipo dell’Orfano all’interno di ognuno di noi è attivo da tutte le esperienze in cui il nostro bambino interno si sente trascurato, abbandonato, tradito, deluso.”
Quando l’Innocente cade nell’errore, si rialza alimentato dalla speranza, l’Orfano, al contrario, prova il dolore della solitudine perché ognuno pensa per sé.
L’Orfano si attiva ogni volta che ci sentiamo  traditi o abbandonati dalle figure o situazioni su cui facciamo riferimento. “Se un insegnante è stato ingiusto con noi, se i nostri compagni di scuola ci hanno preso in giro, se gli amici hanno sparlato di noi alle nostre spalle, se l’uomo o la donna che ci prometteva eterno amore ci ha lasciato […]”, si rischia di abbandonarlo noi stessi per la paura di mostrarsi feriti e vulnerabili.
Rischia di fare l’abitudine alla rinuncia e alla privazione, di accontentarsi e di perdere la speranza e diventare arido, cinico, diffidente e ribelle quando non vuole essere salvato.
Il Dono dell’Orfano è sviluppare l’autonomia e il senso pratico, quindi sa attivarsi per un progetto, un lavoro, senza abbattersi al primo ostacolo. Ancor di più dopo aver verificato l’efficacia della sua azione è capace di cooperare e creare collaborazioni con altri che come lui hanno avuto delle ferite dolorose.
La sfida per l’Orfano è assumersi la responsabilità della propria sofferenza, essere ciò che è e imparare a chiedere aiuto. Dalla fede in se stesso e nel suo potenziale può partire alla ricerca del Graal.
IL GUERRIERO
guerriero
“Il Guerriero dentro di noi ci chiama a esserecoraggiosi, integri e forti, capaci di fissarci delle mete e di raggiungerle, capaci di combattere, quand’è necessario, per noi stessi e per gli altri. Essere Guerrieri significa rivendicare il proprio potere stabilendo il proprio posto nel mondo e rendendo quel mondo migliore. Si tratta di essere abbastanza energici da non farsi comandare a bacchetta e di avere sufficiente potere per ottenere le cose con le maniere dolci.”
Il suo aspetto negativo è la competizione e il voler mostrarsi come un super eroe, migliore degli altri. Per lui tutto è sfida, pertanto deve avere sempre un atteggiamento di difesa verso le minacce esterne. Usa la sua forza con cattiveria per  scopi egoistici senza badare a questioni etiche e morali, recando disagi a livello sociale. I suoi draghi interiori sono l’accidia, il cinismo, la disperazione, l’irresponsabilità, il diniego.
Il Guerriero evoluto non combatte a tutti costi, ma sa strategicamente vincere senza combattere. Sa ritirarsi se ritiene ciò necessario per raggiungere in ogni caso il suo obiettivo che è anche di interesse sociale. Lui dona il coraggio la disciplina e l’abilità. Rappresenta il lato maschile al nostro interno, il Genitore normativo che da una certa direzione e guida per curare il proprio territorio, egli deve sapere che cosa vuole nella vita per andare a conquistarselo al momento opportuno.
Guerriero + Angelo custode = Responsabilità
ANGELO CUSTODE
Angelo custode
L’Angelo custode è l’archetipo della generosità. Rappresenta la nostra Madre interiore, il nostro lato materno dolce accogliente che guida e sostiene. Poiché in ognuno di noi c’è un bambino piccolo e indifeso, l’Angelo custode ci insegna come prenderci cura di lui, come sostenerlo ed educarlo, altrimenti si rischiano rapporti di dipendenza con coloro che lo fanno al posto nostro. Insieme al Guerriero crea un clima rassicurante con chiari confini in cui la persona o gli altri si possano sentire amati, stimati compresi e stimolati a sviluppare le loro abilità.
La compassione di questo archetipo ha la funzione di mitigare la rabbia del guerriero affinché si trasformi in forza.
Il lato oscuro dell’Angelo custode è quello di vestire il ruolo di martire perché non si sente apprezzato e rispettato suscitando al contempo sensi di colpa in coloro che hanno ricevuto da lui cure e attenzioni . Ha difficoltà a dire di no perché si nutre dei bisogni degli altri senza badare ai propri, ha un forte bisogno di riconoscimento per cui dà in modo interessato, con l’aspettativa di un ritorno. Forma relazioni soffocanti e vincolanti, tende a sentirsi importante e necessario per l’altro togliendo potere e scadendo quindi il legami di dipendenza.
L’Angelo custode insegna a prendersi cura di sé, di un progetto, di una città, o di una comunità, a rispettare le competenze e a non sostituirsi a nessuno, in quanto sa riconoscere le proprie priorità e i propri limiti.
Il Livello più evoluto è quello di comprendere che il sacrificio non esiste. Quando si da con Amore Puro, disinteressato, non è un dare per ottenere né a perdere, ma un dare riempitivo, che nutre e rende senza alcuna perdita.
L’AMANTE
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“Senza amore, lo Spirito non si impegna nella vita.” L’elemento di base di questo archetipo è l’Eros, esso è inteso non solo come attrazione sessuale fra due persone, bensì come forza che unisce più elementi anche contrastanti, senza che questi si annullino o perdano la loro identità. L’Eros agisce quando abbiamo un legame appassionato con un lavoro, un’amicizia, un oggetto, per cui si teme fortemente la paura di perderlo. Tramite la sua forza possiamo dire di sentire di essere vivi, le scelte sono viscerali, l’attaccamento è forte, il corpo si accende l’energia circola, il richiamo è fisico le pulsioni arrivano quasi di soprassalto e ci posseggono.
L’Io tende a reprimere l’Eros, lo Spirito. Il rischio è alto quando si fanno scelte di testa, per un forte senso del dovere o per un preciso calcolo di convenienza, ma il prezzo da pagare potrebbe essere molto alto, potrei aver rinunciato al lavoro, al progetto o alla persona della mia vita. La Chiamata dello Spirito si riconosce proprio dal conflitto interno che genera contro la prudenza e la praticità del nostro Io. Ma quando c’è autentica passione le condizioni dell’Io e quelle dello Spirito si integrano, le passioni possono spaventare, l’impegno può far fuggire, ma un Io ben strutturato ha la capacità di contenere l’impeto delle passioni non si spaventa. E questa integrazione ci permette di mantenere e coltivare le nostre passioni restando fedeli agli impegni o alle richieste familiari e sociali.
L’ombra dell’Amante è lasciarsi sedurre dalle passioni, eccesso di avventatezza, gelosia, invidia, puritanesimo, legami dipendenti, una sessualità alterata, quando si chiude una storia ci si sente totalmente distrutti.
I doni che riceviamo non sono soltanto gli amici, la famiglia, l’amore erotico, ma un senso di potere, inteso come pienezza, più amo più mi sento intero, l’Eros è anche la fonte delpotere personale che permette di restare fedeli ad un impegno e soprattutto alla propria natura profonda. Dall’amore nasce la vita, si dà la vita, do vita alla relazione con me stesso, con gli altri ed infine il mio amore (3°liv.) si estende alla terra, al cosmo che si unisce alla presenza del Spirito in me.
Cercatore + Amante = Identità
IL CERCATORE
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Quando ciò che prima sembrava dare le giuste compensazioni, inizia a non soddisfare più, quando alcune relazioni cominciano a starci strette, l’aria a soffocare, l’entusiasmo per il lavoro a calare, il Cercatore si sta attivando. Il Santo Graal sta chiamando per la ricerca non di una curiosità, non di un gesto o una parola, ma di un cambiamento profondo, di un livello superiore al quale accedere per dissetarsi l’anima.
L’invito alla ricerca parte da molto lontano, dall’ignoto, dal Paradiso perduto, l’anelito è forte e si rischia di non trovare mai, la ricerca può diventare lo stile di vita.  Il Cercatore ci permette dopo aver percepito la separazione interna, la parzialità, l’essere frammentati, di consapevolizzare che il bisogno è quello di espandere la propria coscienza oltre i confini della realtà dell’Io. È necessario per partire avere la giusta auto-fiducia e coraggio per affrontare l’avventura, ma a volte anche se non si è ben attrezzati, nonostante tutto si deve partire. Il Drago è sempre lì che aspetta! Coraggio ed autostima possono essere integrati anche grazie all’azione di arrembaggio.
Il Cercatore ci insegna a cercare la nostra vera Identità, il nostro stile di vita, il partner giusto, il lavoro che si ama, e non quello impostoci. Se c’è troppa paura si entra nel conflitto, sembra che per rispettare una richiesta interna si debba rinunciare ad impegni familiari, lavorativi, sociali, si rischia di diventare Viandanti accontentandosi con il cuore amareggiato di quello che offre il convento, senza impegnarsi veramente in nessuna cosa.
Hanno inizio le prove, ma il forte bisogno di Autenticità e il richiamo verso lo Spirito non minano la fedeltà dell’Eroe alla sua opera di ricerca della visione dell’illuminazione anche di isolarsi di lasciare il lavoro le compagnie quelle che prima erano delle certezze.
La sua Ombra è una ricerca ossessiva di indipendenza, paura di legarsi e di scendere in profondità, rischia la superficialità dello sperimentare cose nuove senza mai immergersi ed entrare nell’esperienza profonda, eccesso di ambizione, superbia, perfezionismo, aprire tante finestre senza mai concretizzare.
“La meta ultima del Cercatore è la realizzazione del Sé attraverso la trascendenza.La ricerca è l’invito dello Spirito a passare attraverso la rinascita e la trasformazione, a morire al vecchio e rinascere al nuovo […] Perché abbia luogo una vera trasformazione dobbiamo morire alla nostra precedente identità.”
IL DISTRUTTORE
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Il Cercatore diventa un Iniziato, dalla ricerca si passa ad una esperienza iniziatica, il Distruttore ci introduce a quest’ultima.
Questo può partire da una situazione di tremendo dolore, un lutto, una separazione, una perdita di una persona cara, un progetto a cui si era data la vita; tutto ciò su cui si contava è finito nel vuoto, nel nulla. La coscienza della mortalità si fa sempre più avanti.
“Fa già abbastanza male sapere che morirai. Ma saperlo e sentire che la tua vita è priva di senso è veramente duro da sopportare. Spesso, tuttavia, la soluzione al dilemma non è nell’evitare di riconoscere la morte, ma nel dar senso alla propria vita proprio accettando l’inevitabilità della morte.
Quando passa il Distruttore, lascia un vuoto ancora più profondo di quello provato dall’Orfano. Eppure in questo deserto muto e sordo spunterà un germoglio di vita nuova. Una metamorfosi avverrà. In tutto questo l’Io cerca di proteggersi rischiando di non far procedere l’Eroe verso i misteri profondi dello Spirito. Per questo che l’Io deve essere abbastanza forte da sostenere questo deserto e non vacillare di fronte alla crudele angoscia e al dolore del nulla.
L’Ombra di questo archetipo riguarda tutti quei comportamenti di auto- distruzione(alcool, stupefacenti) e di distruzione verso gli altri (omicidi, violenze fisiche, psichiche ecc..)
Lui ci insegna la trasformazione, la rigenerazione, a far pulizia dentro di noi, la rinascita dopo la morte, l’accettazione del dolore nel lasciare andare ciò che non ci appartiene più, e della mortalità. Ci insegna la virtù dell’Umiltà.
Non si può imparare a vivere senza aver imparato a morire. Darsi il permesso di viversi la morte, entrare nei suoi profondi misteri conduce alla Vita Vera, alla realizzazione del proprio Sé.
Distruttore + Creatore = Autenticità
IL CREATORE  
creatorQuando iniziamo ad essere coscienti del nostro ruolo e della nostra parte nella creazione, entra in scena questo archetipo. Il nostro vero Sé si esprime nella sua consapevolezza e capacità di saper creare la sua vita, mentre allo stesso tempo, collabora alla creazione dell’universo. Noi siamo i co-creatori con L’intelligenza cosmica creatrice.
Non esiste una separazione fra noi e questa stessa Intelligenza, a noi appartiene questo potere e anche se non volessimo esso agisce perché è la Mente/Spirito stessa che crea. L’archetipo del Creatore dunque richiama fortemente al senso di responsabilità che ci fa osservare che siamo creatori della nostra vita, altrimenti ci sembra di subire le creazioni della vita senza percepire un minimo di partecipazione a tutto quello che ci accade. Certamente che si è inseriti in un contesto storico-sociale-familiare in cui sono stati assorbiti determinati condizionamenti, ma quando è attivo il Creatore in noi, abbiamo la possibilità di scegliere quale casa abitare, quale adattamento creativo applicare.
L’insegnamento ed il dono che apprendiamo è il coraggio di crearsi la propria vita nella piena consapevolezza non solo di ciò che si fa o si vuole ma anche di ciò che si è, vulnerabili, aperti, inermi. Tutto ciò passa attraverso l’oscillazione tra la paura e l’euforia per ciò che si intende creare e tutto ciò è sostenuto da un lavoro personale di ascolto interiore.
Il potere delle immagini e delle visioni appartiene a tale archetipo, dare  ascolto ai simboli alle parole che emergono dall’interno, quando ci lasciamo essere ricettivi, ci permette di entrare in contatto con la saggezza interiore che ci guida nelle scelte della vita, creando le situazioni più adeguate a noi, cosa che l’Io razionale e controllante, non potrebbe fare.
La sua ombra è presente quando siamo ossessionati dalla cose da fare, dal lavoro, quando si danno avvio a tanti progetti perché si hanno tante idee senza concretizzare alcunché, mentre inconsapevolmente si progetta la fuga. Il pericolo è quello di creare situazioni sfavorevoli e auto-sabotanti.
La vita diventa come un’opera d’arte, le ispirazioni si lasciano fluire, si diventa sempre più consapevoli del proprio ruolo nel mondo, si fa esperienza di questa gioia, ci si prepara a rientrare dal Viaggio, a riportare a casa il tesoro e a contribuire alla trasformazione del regno. Ciò avviene nella piena consapevolezza che siamo i Sovrani della nostra vita.
IL SOVRANO
il sovrano
Senza aver intrapreso il Viaggio, non si diventa Sovrani.
“Il giovane parte all’avventura, uccide il drago e trova il tesoro che ridà vita a una cultura morente. In seguito al ritorno dell’eroe, il regno si trasforma e torna a vivere una volta ancora, mentre il giovane eroe diventa il nuovo Sovrano.”
Il Sovrano (androgino) è il simbolo dell’integrità, del completamento, unisce i poli del maschile e del femminile, della giovinezza e della maturità. Quando il Sovrano è attivo, siamo pronti ad assumerci la responsabilità del nostro regno, della nostra vita qualunque aspetto essa manifesti. “Suo compito è promuovere l’ordine, la pace, la prosperità e l’abbondanza.” Ci insegna ad operare sul piano fisico, a confrontarci e stare nel contatto col mondo, con la materia, e ad esprimere la nostra identità in ogni ambito di vita.
Ciò porta ad assumere un atteggiamento realistico, dove le illusioni sono bandite perché Il Sovrano conosce il proprio Sé ombra e le trappole che quest’ultimo potrebbe tendere, pertanto è richiamato all’attenzione e alla ponderazione riguardo all’utilizzo del suo potere. Quando si accorge di ciò che non va nel suo regno e sopratutto nel suo modo di gestire, non scade in piagnistei e lamenti, piuttosto si domanda ” Cosa avrei potuto fare e come?” perché non accadano più situazioni spiacevoli.
Il lato ombra del Sovrano ci fa vivere la difficoltà di “trovare un equilibrio fra un armonico godimento della vita e la disciplina necessaria per terminare il lavoro, fra i nostri bisogni e quelli degli altri, fra le richieste del nostro Spirito e le responsabilità del mondo reale.” Latirannia, l’intolleranza, l’egoismo, la manipolazione e rigidità, usare il potere per la propria gloria, o non usarne affatto e farsi gestire il regno dagli altri.
Diventare il Sovrano della propria vita non rappresenta la fine del Viaggio, lui ha bisogno di alcune figure che collaborano con lui, pertanto è necessario esprimere ed affermare anche la presenza del Mago, del Saggio e del Folle che sono dentro di noi e che ci sostengono ogni volta che il regno deve essere rinnovato, ogni che si deve partire per un nuovo Viaggio.
Sovrano + Mago = Potere
IL MAGO
il Mago
In una corte, deve essere presente un Mago. Un Sovrano ha bisogno dei suggerimenti di un Mago, come Mago Merlino per Re Artù. Il Mago guarisce il Sovrano ferito, e senza il suo intervento il regno non può essere trasformato.
Tutti noi siamo maghi, tutti noi trasformiamo consapevolmente o no. Il nostro pensiero trasforma la realtà interiore ed esteriore. Se siamo gioiosi, questa gioia si trasmette, se ci sentiamo in pace, quest pace si diffonde e gli altri la percepiscono; questa è magia come il Maestro spirituale O. M. Aivanhov dice: –La magia è la scienza dei gesti.– Se mettiamo vera concentrazione, attenzione e una chiara intenzione in ciò che scegliamo di fare, questo si realizza proprio secondo le nostre indicazioni. Più sono consapevoli più saremo anche responsabili e coscienti delle conseguenze, non imprecheremo più il Cielo ma guarderemo la nostra opera come frutto di determinate convinzioni.
L’archetipo del Mago ci insegna a portare a livello di coscienza che ciò che è dentro è come ciò che è fuori come afferma la filosofia ermetica, che siamo tutti collegati come afferma il concetto di inconscio collettivo di Jung, e quando tutto ciò è in azione ci accorgiamo alle attenzioni che poniamo agli eventi sincronici: ad esempio quando ti poni una domanda qualsiasi, quando cerchi qualcosa o esprimi un’intenzione e dopo pochi giorni o poche ore ti arriva la risposta tramite un libro, un amico, o altro.
L’ombra del Mago è usare la magia per scopi malefici, per andare contro la bellezza e la positività. Ci fa negare il nostro potere interiore, interrompere il rapporto col divino e gli altri mondi e avere immagini e fantasie negative. O usa male il potere per maledire o tenere gli altri in modo subdolo, come fa la pubblicità, sotto il suo controllo.
“Forse il potere più trasformativo che ha il Mago è quello di trasformare attraverso il perdono di se stessi e degli altri. Questo trasforma le situazioni negative in possibilità di maggiore crescita e rapporto profondo.
Che usiamo i nostri poteri in direzione del bene o del male dipende essenzialmente dal grado della nostra saggezza e della nostra sincerità: di quanto siamo capaci di vedere e affrontare la verità del problema che abbiamo davanti e dentro di noi. Per sviluppare a fondo la capacità di sapere se e quando la trasformazione che vogliamo è consigliabile, dobbiamo sviluppare il sapere e il disinteresse del Saggio.”
IL SAGGIO   
il saggio
 Se il Mago trasforma e il Sovrano gestisce la realtà, il Saggio ricerca la verità in merito a come tutto ciò debba essere realizzato. La verità su se stessi, sul mondo e sull’universo, è ciò che il Saggio intende conoscere per avere la vista rischiarata, per essere sulla giusta strada e soprattutto per liberarsi dalle false percezioni.
È l’osservatore interno che vede le azioni, i pensieri, le  emozioni senza che ne venga coinvolto, ma per fare questo deve conoscere bene la sua soggettività, essersi messi in viaggio, per distinguerla dalla verità che la trascende e che è oltre se stesso. L’accostarsi alla verità comporta un innalzamento del livello di Umiltà, che vuol dire semplicemente, mettere da parte il proprio ego/persona per fare spazio alla Verità del Chi Sono che trascende la polarità e tutte le forme del mondo fisico.
L’Ombra del Saggio è quella della presunzione di essere in possesso della Verità assoluta che lo rende poi insensibile, appartato o superiore a tutto e a tutti. Questo lo porta ad essere distaccato dalla condivisione umana e quindi all’isolamento dato dall’inganno che egli stesso si auto-procura. Infatti una delle sue paure oltre che della morte è anche quella di essere ingannato e di investire su pure illusioni, scambiare lucciole per lanterne.
La verità ultima che cerca il Saggio è quella che deve essere sperimentata, non si parla di un concetto ma di un modus vivendi in cui riconosco tutti gli attaccamenti con la realtàdel mondo, per cui, non solo so ma sento, di non essere quel pensiero né quell’emozione, né ciò che dico io di essere, né il nome che porto. Non percepisce la presenza di più volontà, bensì la sua volontà coincide con ciò che la Verità afferma che viene colta al proprio interno; è la Voce Interiore che guida se ci lasciamo guidare affidandoci ad essa.
Dopo che con il Saggio abbiamo smesso di lottare e di affidarci ai processi della vita, svanisce il bisogno di soffrire. E con questo abbandono alla gioia ci si prepara alla saggezza del Folle.
 Saggio + Folle = Libertà

IL FOLLE 
the fool
Una corte senza un Giullare è come un fiore senza profumo; non ci sarebbero gioia, allegria, spensieratezza. “I Folli hanno il permesso di dire cose che se le dicessero altri sarebbero impiccati, di punzecchiare l’Io del Sovrano quando rischia di essere arrogante e prepotente, e di fornire nell’insieme un certo equilibrio al regno rompendo le regole e permettendo quindi uno sbocco alle intuizioni, ai comportamenti, ai sentimenti.” 
Il Folle rappresenta la fine e l’inizio del Viaggio, esso permette l’integrazione e la completezza delle parti, presiede alla creazione dell’Io. È la forza della vita che scorre dentro di noi, è l’energia primordiale, radicale come quella del bambino vispo che gioca che tocca che inventa esplora e sconfina. Non bada troppo alla morale, alle tradizioni o alle convenzioni, rischia di essere irriverente, dissacrante ed irresponsabile poiché tutto è finalizzato alla ricerca del provar piaceri e senso di libertà senza preoccupazione alcuna, senza un pensiero per  il domani.
Questo archetipo porta divertimento, creativitàvitalità salvandoci dalla noia, le energie vanno per questo e non per deprimersi e disperarsi anche nel momenti più dolorosi esso trova il tono umoristico o quella leggerezza che evita di far sprofondare. Da una visione comica del mondo, e offre elasticità mentale, apertura e capacità di rialzarsi dopo ogni caduta. La sua curiosità consente di non fermarsi a punti fissi, ma di vedere la cose da diverse angolazioni anche per il solo gusto di provare divertimento e piacere soprattutto quando c’è da infrangere qualche regola.
L’Ombra del Folle è la difficoltà di impegnarsi, di assumersi le responsabilità, di rimanere fedele ad un progetto, un rapporto. Esso è in grado di raggirare, manipolare assumendocomportamenti distruttivi come la dipendenza al gioco, l’alcolismo o una sensualità senza freni. Non si è più lucidi riguardo a quello che si sta facendo.
Ad un livello più alto il Briccone, diventa il Folle Saggio, il Santo che sperimenta l’iniziazione attraverso l’Amore perché ciò che teme non è la morte ma l’impegno. e quindi sperimenta la gioia Innocente della totalità della vita imparando semplicemente ad Essere nel Qui ed Ora e a cogliere il grande scherzo cosmico del Viaggio, che “il grande tesoro che abbiamo inseguito fuori di noi andando alla ricerca, e dentro di noi attraverso l’iniziazione, non è mai stato assente o lontano.”
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