Cerchiamo di realizzare un desiderio
Tutti noi abbiamo fatto l’esperienza frustrante di come, dopo un po’ che cerchiamo di realizzare un desiderio o di raggiungere uno scopo, qualsiasi esso sia, incontriamo qualcosa che ci ostacola o che ci fa perdere l’entusiasmo e l’energia iniziali: ciò che prima sembrava un compito allettante diventa improvvisamente una fonte di problemi, conflitti o rinuncia. Un cambio di situazione che spesso ci destabilizza attivando automatismi di tipo aggressivo, vuoi verso l’esterno per rimuovere o distruggere l’ostacolo vuoi verso l’interno, con impulsi paralizzanti o auto-colpevolizzanti. A questo andamento altalenante di attivazione e tensione “verso” e di allontanamento e ritiro “da“ sono comunque legate le modalità con cui creiamo, manteniamo o, al contrario, disperdiamo la nostra energia psicofisica e di conseguenza il nostro stato di vitalità e di benessere e il senso della nostra realizzazione.
Ma deve essere proprio sempre così: rincorrere mete che ci sfuggono e lottare con ostacoli che ci sovrastano? Esiste un altro modo che ci consenta di cambiare punto di vista arricchendo nel contempo la nostra rappresentazione della realtà? Per rispondere a queste domande possiamo farci aiutare da una diversa prospettiva, tra l’altro già presente nelle scuole di consapevolezza di tutti i tempi e tradizioni, secondo la quale obiettivi e ostacoli vanno visti non come oggetti separati ma come un insieme dinamico in costante relazione e costruzione reciproca, quasi ad evocare l’unitarietà dei processi trasformativi che ad esempio nella fisica moderna lega il concetto di materia con quello di energia.
In contrapposizione il pensiero comune ci dice invece che la forza e la direzione sta nell’obiettivo, vissuto come parte di noi, e che la debolezza e la disgregazione sta nell’ostacolo, percepito come cosa estranea e diversa da noi.
Per superare questa dicotomia che può generare paralisi ed impotenza, ci viene in aiuto la fisica con le sue leggi: il terzo principio della dinamica (terza Legge di Newton) indica infatti che le forze si presentano sempre a coppie o in altri termini che ad ogni azione corrisponde sempre una reazione uguale e contraria. Allora diventa più facile comprendere come gli obiettivi che perseguiamo e gli ostacoli che incontriamo fanno parte dello stesso quadro, due facce della stessa medaglia intrinsecamente legate tra loro. Il movimento dell’uno genera necessariamente l’altro e viceversa.
Questa “conversione” dal pensiero comune richiede di allentare le nostre identificazioni con i processi mentali ed emozionali, che proiettano continuamente aspettative soggettive sulla realtà alterandone la sua percezione, per entrare infine in contatto con le cose come sono e come si dispiegano effettivamente.
Le abitudini e le resistenze potrebbero allora suggerire che meglio sarebbe stare fermi, assumere un atteggiamento passivo e rinunciatario: zero desideri, zero obiettivi e zero progetti, per avere zero delusioni, zero ostacoli e zero fallimenti. Ma quindi anche zero vita, perché la vita va in un’altra direzione: è movimento, rischio, cambiamento e, per noi “umani”, anche consapevolezza e comprensione.
Vediamo dunque come la consapevolezza e la comprensione possono trasformare l’ostacolo da blocco a opportunità. In primis aiutano a percepire gli scopi e gli impedimenti come due forze, (attiva/passiva, azione verso/ resistenza a) sempre in movimento, coesistenti e complementari. Poi ci permettono di diventare l’elemento terzo (forza neutrale e di sintesi) che da un livello superiore è in grado di vedere l’azione congiunta delle altre due forze e pertanto di usarle entrambe verso la direzione scelta.
Questi passaggi richiedono però la formazione di un atteggiamento nuovo che è conseguente allo sviluppo di una particolare capacità di osservazione e di attenzione nel presente (mindfulness). Una mente “mindful” consente poi il salto di qualità all’evoluzione interiore e potenziando le capacità di progettazione e di realizzazione nella vita personale e professionale.
In sintesi, perché l’ostacolo manifesti la sua forza positiva, il primo passo è diventare consapevoli che i punti di attrito e di resistenza sono portatori di energia e di informazione tanto quanto i nostri obiettivi. Ci informano che (e come) siamo entrati in relazione con il mondo reale, uscendo da quello mentale del puro desiderio dove, ovviamente, non troviamo ostacoli ma neanche realizzazioni e spesso ci limitiamo solo a inutili dispersioni di energia.
Il secondo passo riguarda il rischio di personalizzare l’ostacolo stesso nel momento in cui associamo ad esso qualche nostra emozione negativa (rabbia, inadeguatezza, paura, ansia, invidia, colpa, pigrizia, ruminazioni, depressioni ecc.) che a quel punto assorbirà immediatamente tutta la nostra energia disponibile. Imparare a osservare l’ostacolo con un certo grado di distacco, vedere dove e come agisce su di noi, lasciare il tempo che ci parli dei rischi e delle paure ma anche dei modi per incontrarlo, abbatterlo o aggirarlo può rivelarsi invece una strategia più efficace che considerarlo un nemico da sconfiggere o da evitare.
Il terzo step, impossibile senza un certo avanzamento nei primi due, chiama in campo l’intelligenza alta, quella nostra facoltà di unire ragione, emozione e visione, per riformulare obiettivi e strategie e per scegliere consapevolmente le direzioni e le azioni opportune, tenendo conto di tutti gli elementi a disposizione, ostacoli compresi.
E’ proprio in questa fase che l’ostacolo, sia che si scelga di affrontarlo, aggirarlo o infine di ridefinirlo, può trasformare e trasferire tutta la sua energia su di noi invece di assorbire o disperdere la nostra.
La sfida è in noi stessi,la soluzione è in noi stessi,Mindfulness, in ambito psicologico significa essenzialmente “consapevolezza” dei propri pensieri, azioni e motivazioni.
LE FORME PENSIERO O ELEMENTALI
La meccanica del pensiero – Vi sono due effetti principali prodotti dall’attività del pensiero:
1. vengono prodotte delle vibrazioni nel corpo mentale e queste irradiano delle onde nello spazio circostante.
2. se il pensiero è sufficientemente forte e definito, si viene a creare una struttura energetica, chiamata “forma-pensiero”, tanto più potente e resistente, quanto più forte è stato il pensiero che l’ha generata.
Le onde-pensiero (1)
Ogni pensiero, produce delle onde che tendono a propagarsi nello spazio circostante, perché nell’atmosfera vi è molta materia mentale pronta a rispondere a simili impulsi. Queste onde sono simili a quelle create da una pietra che cade in uno stagno; però non si propagano in un piano solo, ma in molte dimensioni, come quelle del sole o di una lampada.
Vi sono molte varietà di materia mentale, in generale, possiamo dire che i pensieri di male o di egoismo sono espressi con la materia più grossolana, mentre i pensieri buoni ed altruistici con quella più fine dei piani superiori.
Le vibrazioni emesse da un pensiero tendono a riprodursi ogni qualvolta ne hanno l’occasione. Perciò, quando urtano un altro corpo mentale, tendono a far nascere in esso una vibrazione simile a quella originaria . Pertanto la potenza del pensiero di più persone unite è sempre molto più grande della somma dei loro pensieri separati; perciò è oltremodo benefico per qualsiasi città o comunità che vi siano delle persone che si riuniscono per generare pensieri di alto livello.Le onde pensiero nate da una motivazione personale, con molto contenuto emotivo, sono solitamente sommerse da una moltitudine di vibrazioni del medesimo livello e sono costrette a perdersi nella confusione. Un pensiero di carattere elevato, ha invece un campo di azione molto più vasto, perché si propaga nella materia sottile del Mondo mentale dove vi sono pochi pensieri e si può espandere con facilità.
Perciò ciascuno di noi dovrebbe mantenere pensieri elevati al fine di irradiare su coloro che ci circondano amore, calma, pace, e così via. Purtroppo pochi sono consapevoli del bene che potrebbero fare servendosi della potenza del pensiero.
Le forme-pensiero o elementali artificiali (2)
Dobbiamo ricordarci che l’unica cosa con cui stiamo trattando sono pensieri, ed il pensiero può essere cambiato e, che ci crediate o no, noi scegliamo i nostri pensieri (Louis Hay, in Guarisci il tuo corpo).
Sepppur in modo inconscio l’uomo è un creatore continuo, infatti quando pensa, parla, desidera, soffre, gioisce, ecc., crea delle strutture energetiche nei mondi sottili (astrale e mentale), che saranno tanto più potenti e resistenti, quanto più forti sono stati i pensieri, i sentimenti, i desideri, e le emozioni che le hanno generate.Un essere elementale
Ogni pensiero, se abbastanza definito, crea delle forti vibrazioni nel corpo mentale facendone espellere una piccola parte che si riveste con l’essenza elementale corrispondente. In questo modo viene a crearsi una struttura energetica vitalizzata che prende il nome di “forma-pensiero”. Quando il pensiero è permeato di desiderio, o si occupa di attività passionali od emotive, la forma-pensiero si riveste anche di essenza elementale del mondo astrale.
Una forma-pensiero si può paragonare a un accumulatore di energia pronto a scaricarsi, o a caricarsi ancor di più, se trova delle vibrazioni simili a quelle che l’hanno generata.
Talvolta la forma-pensiero viene anche chiamata “elementale” o “elementale artificiale” e può mostrare molte e svariate forme e colori dovuti all’essenza elementale da cui è costituito.
Le forme-pensiero personali e i fenomeni correlati (2)
Se la forma-pensiero è egoistica o egocentrica (come lo sono la maggior parte dei pensieri), vagherà costantemente intorno al suo creatore, sempre pronta a reagire su di lui ogni qualvolta egli si trovi in condizione di passività.
Prendiamo, per es., il caso di un uomo che si abbandona sovente a pensieri impuri; egli potrà dimenticarli fintanto che la sua attenzione è occupata nel fare qualcosa, ma quando l’attenzione cala e la mente non è più concentrata, le forme-pensiero di impurità (che gli aleggiavano intorno), lo assaliranno inducendolo in tentazione. Se tale individuo è sufficientemente intelligente potrà rendersi conto di quanto avviene e forse pensare di essere “tentato dal demonio”. In realtà la tentazione gli viene dall’esterno solo in apparenza, perché è solo la logica reazione delle forme-pensiero che lui stesso ha creato.
Ogni individuo si muove nello spazio, racchiuso in una specie di gabbia, costituita dalle forme-pensiero frutto delle sue abituali attività mentali; questa “gabbia” costituita da idee cristallizzate, pregiudizi e preconcetti, gli impedisce di vedere le cose nella loro giusta luce e lo porta ad interpretare ciò che vede e sente in modo del tutto personale. Pertanto un individuo non vedrà mai nulla con precisione, finché non avrà raggiunto il completo dominio dei propri sentimenti e dei propri pensieri.
L’idea fissa (2)
Se un certo pensiero è ripetuto più volte, può generare una forma-pensiero talmente forte che, per evitare la propria estinzione, arriva a ricreare il pensiero che l’ha generata nella mente del pensatore. Da questo fatto nasce il grande pericolo che corrono coloro che si “divertono” assistendo a film dell’orrore o similari. Essi, senza saperlo, creano una forma-pensiero di tensione e terrore che, nel tempo, può instaurare paure irragionevoli a cui i tranquillanti potranno offrire solo un leggero sollievo.
Le forme-pensiero dirette verso altri (2)
Se il pensiero di un individuo o i suoi sentimenti, sono diretti verso una data persona, la forma-pensiero derivante si dirigerà verso di essa e, se trova nel suo corpo astrale e mentale la materia adatta si scaricherà creando un effetto correlato al tipo del pensiero originario.
Desideriamo sottolineare il fatto che, se l’aura del destinatario non contiene una materia adatta a rispondere, la forma pensiero non può produrre alcun effetto. Da questo fenomeno proviene il detto “un cuore e una mente puri sono la miglior protezione”. Questa purezza, infatti, costruisce un corpo astrale e mentale di materia assai sottile, incapace di rispondere alle vibrazioni che richiedono una materia grossolana.
Ammalati di nervi e bambini (3)
Tutti gli ammalati di nervi, dalle forme più leggere a quelle più gravi come la pazzia, sono bersagli ideali di queste vibrazioni esterne che sono dei veri treni d’onda che provengono dai violenti, dai collerosi, dai litigiosi, dai luoghi dove accadono incidenti o disgrazie, aggressioni ed omicidi.
Poiché in vicinanza della sorgente emotiva di questo tipo le frequenze sono più penetranti perché molto intense, due coniugi litigiosi sono più dannosi ai loro figli che se questi fossero orfani ed abbandonati. L’assuefazione ai litigi, si trasforma in callosa abitudine che impedisce l’ingresso delle emozioni positive, quelle che sono il nutrimento psichico per una buona crescita somatica.
Togliendo i bambini dall’ambiente alterato e portandoli stabilmente in ambiente tranquillo in tempo utile, si può rapidamente rimediare al danno, l’indifferenza verso di loro non è certo una buona nutrizione psichica, ma in ogni modo crea un ambiente emotivo più calmo e meno dannoso della continua presenza dell’alterco.
L’orfanotrofio presenta certo gravi inconvenienti e ritarda lo sviluppo, ma nella sfortuna è già una salvaguardia.
La vicinanza a focolai di violenza è tanto deleteria che in India non si costruiscono abitazioni nei pressi delle carceri, dei manicomi e dei mattatoi pubblici.
L’Egregore dal greco ἐγρήγοροσ, "vigilante", "sveglio"
“Un egregore è un’entità collettiva creata dal pensiero di tutti gli individui appartenenti a un raggruppamento, a un popolo, oppure a una religione; per esempio… i loro pensieri, i loro desideri che vanno tutti nella medesima direzione formano un egregore impregnato, nutrito, modellato da quella collettività.
Anche noi, come Fratellanza Bianca Universale, abbiamo un egregore. Tutte le religioni, tutti i movimenti spiritualisti hanno la loro. Lo stesso accade per i movimenti politici. A volte, in alto, quegli egregori combattono fra di loro a chi sarà il più forte.
Ogni egregore aiuta la comunità che lo ha formato: esso è uno straordinario serbatoio di energie. Inoltre possiede una forma simbolica, spesso quella di un animale: orso, tigre, gallo, aquila, colomba, ecc.
Ma l’essenziale consiste nel comprendere come si può formare un egregore potente che lavori nel mondo, che aiuti e illumini le creature. Solamente, attenzione: si può anche essere puniti e fulminati da un egregore se si ha tradito l’ideale che rappresenta. Sì, gli egregori si vendicano contro i membri che li hanno traditi”. (4)
L’energia mentale/emozionale, creata da un partito politico, una setta od un gruppo, deve la sua forza al fatto che gli aderenti a quell’ideologia mantengono vivi tali pensieri nella propria mente. Se tutti costoro cessassero di pensarla in quel modo la forza dell’egregore verrebbe a mancare ed il medesimo cesserebbe di esistere.Un pensiero del Maestro Daskalos (5)
L’intensità degli elementali corrisponde alla forza dei desideri che li hanno generati. Dopo aver raggiunto il loro obbiettivo e servito al loro scopo, essi ritornano a che li ha creati nell’attesa di essere riattivati di nuovo con forza ulteriore. Tale processo si può ripetere molte volte, e crea all’interno della nostra personalità, o un ambiente terribilmente oscuro (quando gli elementali sono di livello basso), o una forte atmosfera di amore (se sono pensieri-desideri di buona qualità).
Nello stesso modo con cui possiamo avvelenare il corpo fisico, se consumiamo del cibo pericoloso, o purificarlo se ce ne prendiamo buona cura, così è possibile avvelenare o purificare le nostre personalità.
Se un certo pensiero è ripetuto più volte, può generare una forma-pensiero talmente forte che, per evitare la propria estinzione, arriva a ricreare il pensiero che l’ha generata nella mente del pensatore. Da questo fatto nasce il grande pericolo che corrono coloro che si “divertono” assistendo a film dell’orrore o similari. Essi, senza saperlo, creano una forma-pensiero di tensione e terrore che, nel tempo, può instaurare paure irragionevoli a cui i tranquillanti potranno offrire solo un leggero sollievo.
Le forme-pensiero dirette verso altri (2)
Se il pensiero di un individuo o i suoi sentimenti, sono diretti verso una data persona, la forma-pensiero derivante si dirigerà verso di essa e, se trova nel suo corpo astrale e mentale la materia adatta si scaricherà creando un effetto correlato al tipo del pensiero originario.
Desideriamo sottolineare il fatto che, se l’aura del destinatario non contiene una materia adatta a rispondere, la forma pensiero non può produrre alcun effetto. Da questo fenomeno proviene il detto “un cuore e una mente puri sono la miglior protezione”. Questa purezza, infatti, costruisce un corpo astrale e mentale di materia assai sottile, incapace di rispondere alle vibrazioni che richiedono una materia grossolana.
Ammalati di nervi e bambini (3)
Tutti gli ammalati di nervi, dalle forme più leggere a quelle più gravi come la pazzia, sono bersagli ideali di queste vibrazioni esterne che sono dei veri treni d’onda che provengono dai violenti, dai collerosi, dai litigiosi, dai luoghi dove accadono incidenti o disgrazie, aggressioni ed omicidi.
Poiché in vicinanza della sorgente emotiva di questo tipo le frequenze sono più penetranti perché molto intense, due coniugi litigiosi sono più dannosi ai loro figli che se questi fossero orfani ed abbandonati. L’assuefazione ai litigi, si trasforma in callosa abitudine che impedisce l’ingresso delle emozioni positive, quelle che sono il nutrimento psichico per una buona crescita somatica.
Togliendo i bambini dall’ambiente alterato e portandoli stabilmente in ambiente tranquillo in tempo utile, si può rapidamente rimediare al danno, l’indifferenza verso di loro non è certo una buona nutrizione psichica, ma in ogni modo crea un ambiente emotivo più calmo e meno dannoso della continua presenza dell’alterco.
L’orfanotrofio presenta certo gravi inconvenienti e ritarda lo sviluppo, ma nella sfortuna è già una salvaguardia.
La vicinanza a focolai di violenza è tanto deleteria che in India non si costruiscono abitazioni nei pressi delle carceri, dei manicomi e dei mattatoi pubblici.
L’Egregore dal greco ἐγρήγοροσ, "vigilante", "sveglio"
“Un egregore è un’entità collettiva creata dal pensiero di tutti gli individui appartenenti a un raggruppamento, a un popolo, oppure a una religione; per esempio… i loro pensieri, i loro desideri che vanno tutti nella medesima direzione formano un egregore impregnato, nutrito, modellato da quella collettività.
Anche noi, come Fratellanza Bianca Universale, abbiamo un egregore. Tutte le religioni, tutti i movimenti spiritualisti hanno la loro. Lo stesso accade per i movimenti politici. A volte, in alto, quegli egregori combattono fra di loro a chi sarà il più forte.
Ogni egregore aiuta la comunità che lo ha formato: esso è uno straordinario serbatoio di energie. Inoltre possiede una forma simbolica, spesso quella di un animale: orso, tigre, gallo, aquila, colomba, ecc.
Ma l’essenziale consiste nel comprendere come si può formare un egregore potente che lavori nel mondo, che aiuti e illumini le creature. Solamente, attenzione: si può anche essere puniti e fulminati da un egregore se si ha tradito l’ideale che rappresenta. Sì, gli egregori si vendicano contro i membri che li hanno traditi”. (4)
L’energia mentale/emozionale, creata da un partito politico, una setta od un gruppo, deve la sua forza al fatto che gli aderenti a quell’ideologia mantengono vivi tali pensieri nella propria mente. Se tutti costoro cessassero di pensarla in quel modo la forza dell’egregore verrebbe a mancare ed il medesimo cesserebbe di esistere.Un pensiero del Maestro Daskalos (5)
L’intensità degli elementali corrisponde alla forza dei desideri che li hanno generati. Dopo aver raggiunto il loro obbiettivo e servito al loro scopo, essi ritornano a che li ha creati nell’attesa di essere riattivati di nuovo con forza ulteriore. Tale processo si può ripetere molte volte, e crea all’interno della nostra personalità, o un ambiente terribilmente oscuro (quando gli elementali sono di livello basso), o una forte atmosfera di amore (se sono pensieri-desideri di buona qualità).
Nello stesso modo con cui possiamo avvelenare il corpo fisico, se consumiamo del cibo pericoloso, o purificarlo se ce ne prendiamo buona cura, così è possibile avvelenare o purificare le nostre personalità.
Questo è il modo con cui il carattere umano si evolve.
Riferimenti Bibliografici
● 1. Elaborato da Il Corpo Mentale, di A. E. Powell.
Macro Edizioni, Cesena, Forlì, 1997.
● 2. Elaborato da:
– Il Corpo Mentale, di A. E. Powell.
Macro Edizioni, Cesena, Forlì, 1997.
– Le forme pensiero, di Besant e C.W. Leadbeater, pp. 12-15.
Edizioni Adyar, Settimo Vittone (TO), 1997.
– Alchimia spirituale, di Filiberto Zarattini, pp. 111-117.
Edizioni Società Teosofica, Trieste, 1979.
● 3. Giovanni Briatore, Scienza e Parapsicologia – Psicologia ed Esoterismo.
Edizioni Età dell’Acquario, Bresci Editore, 987.
● 4. Omraam Mikhael Aivanhov, La morte e la vita nell’aldilà, pp. 24-25.
Edizioni Prosveta.
● 5. Kyracos C. Markides, Omaggio al Sole, pp. 135-136.
Edizioni Miriadi, Via Cassanese, 4 – Traverserolo, Parma.
parte dell'articolo ha preso fonte da tratto da http://lastella.altervista.org/ Grazie!
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