domingo, 30 de noviembre de 2014

                           
Yule - Solstizio d'inverno


Regina del Sole, Regina della Luna
Regina dei corni, Regina dei fuochi
Portaci il Figlio della Promessa.
E' la Grande Madre che Lo crea
E' il Signore della Vita che è nato di nuovo!
L'oscurità e la tristezza vengono messe da parte
quando il Sole si leva di nuovo!
Sole dorato, delle colline e dei campi,
illumina la Terra, illumina i cieli,
illumina le acque, accendi i fuochi!!
Questo è il compleanno del Sole,
io che son morto, oggi son di nuovo vivo.
Il Sole bambino, il Re nato in inverno!
(canto tradizionale tratto da "La danza a spirale" di Starhawk)





L'anno volge al termine e le notti si allungano, le ore di luce sono sempre più brevi, fino al giorno del Solstizio invernale: 21 dicembre. II respiro della natura è sospeso, nell'attesa di una trasformazione, e il tempo stesso pare fermarsi. E' uno dei momenti di passaggio dell'anno, forse il più drammatico e paradossale: l'oscurità regna sovrana, ma nel momento del suo trionfo cede alla luce che, lentamente, inizia a prevalere sulle brume invernali. Dopo il Solstizio, la notte più lunga dell'anno, le giornate ricominciano poco alla volta ad allungarsi. Come tutti i momenti di passaggio, Yule è un periodo carico di valenze simboliche e magiche, dominato da miti e simboli provenienti da un passato lontanissimo.



Il Natale e' la versione cristiana della rinascita del sole, fissato secondo la tradizione al 25 dicembre dal papa Giulio I (337 -352) per il duplice scopo di celebrare Gesù Cristo come "Sole di giustizia" e creare una celebrazione alternativa alla più popolare festa pagana. Sin dai tempi antichi dalla Siberia alle Isole Britanniche, passando per l'Europa Centrale e il Mediterraneo, era tutto un fiorire di riti e cosmogonie che celebravano le nozze fatali della notte più lunga col giorno più breve.



Due temi principali si intrecciavano e si sovrapponevano, come i temi musicali di una grande sinfonia. Uno era la morte del Vecchio Sole e la nascita del Sole Bambino, l'altra era il tema vegetale che narrava la sconfitta del Dio Agrifoglio, Re dell'Anno Calante, ad opera del Dio Quercia, Re dell'Anno Crescente.



Un terzo tema, forse meno antico e nato con le prime civiltà agrarie, celebrava sullo sfondo la nascita-germinazione di un Dio del Grano. Se il sole è un dio, il diminuire del suo calore e della sua luce era visto come segno di vecchiaia e declino. Occorre cacciare l'oscurità prima che il sole scompaia per sempre. I popoli dell'antichità, che si consideravano parte del grande cerchio della vita, ritenevano che ogni loro azione, anche la più piccola, potesse influenzare i grandi cicli del cosmo. Così si celebravano riti per assicurare la rigenerazione del sole e si accendevano falò per sostenerne la forza e per incoraggiarne, tramite la cosiddetta "magia simpatica" la rinascita e la ripresa della sua marcia trionfale.



Presso i celti era in uso un rito in cui le donne attendevano, immerse nell’oscurità, l’arrivo della luce-candela portata dagli uomini con cui veniva acceso il fuoco, per poi festeggiare tutti insieme la luce intorno al fuoco. Yule, o Farlas, è insieme festa di morte, trasformazione e rinascita. Il Re Oscuro, il Vecchio Sole, muore e si trasforma nel Sole Bambino che rinasce dall'utero della Dea: all'alba la Grande Madre Terra dá alla luce il Sole Dio.


La Dea è la vita dentro la morte, perché anche se ora è regina del gelo e dell'oscurità, mette al mondo il Figlio della Promessa, il Sole suo amante, che la rifeconderà riportando calore e luce al suo regno. Anche se i più freddi giorni dell'inverno ancora devono venire, sappiamo che con la rinascita del sole la primavera ritorna.

La pianta sacra del Solstizio d'Inverno è il vischio, pianta simbolo della vita in quanto le sue bacche bianche e traslucide somigliano allo sperma maschile. Il vischio, pianta sacra ai druidi, era considerata una pianta discesa dal cielo, figlia del fulmine, e quindi emanazione divina. Equiparato alla vita attraverso la sua somiglianza allo sperma, ed unito alla quercia, il sacro albero dell'eternità, questa pianta partecipa sia del simbolismo dell'eternità che di quello dell'istante, simbolo di rigenerazione ma anche di immortalità. Ancora oggi baciarsi sotto il vischio è un gesto propiziatorio di fortuna e la prima persona a entrare in casa dopo Farlas deve portare con sè un ramo di vischio. Queste usanze solstiziali sono state trasferite al gennaio, il Capodanno dell'attuale calendario civile.

Celebrare Farlas o Yule


La natura in questo tempo si riposa per prepararsi a vivere un nuovo ciclo e anche per noi sarebbe fisicamente opportuna una pausa, approfittando magari delle vacanze natalizie per dedicarci alla lettura, alla meditazione, a esercizi di rilassamento.

Una cosa piacevole sarebbe l'idromassaggio, una pratica rilassante e al tempo stesso simboleggiante le acque uterine da cui vogliamo rinascere per l'anno a venire. Purtroppo tutto congiura contro un salutare riposo solstiziale. Infatti questo periodo dell'anno, per l'accumularsi di celebrazioni, feste e acquisti di regali può portare a stress e ansia. La forzata allegria, la routine quotidiana, il consumismo esaperato, sono tutti elementi che possono condurre a sentimenti di depressione e isolamento.

Sará la minor quantità di luce solare, sarà l'essere costretti a mostrare un aspetto felice, ma questo è uno dei periodi dell'anno con il più alto picco di suicidi...
Tuttavia, se ricordiamo che questo tempo è quello in cui siamo più lontani dal sole e contemporaneamente anche consapevoli della sua rinascita, possiamo provare a trattenere questa piccola luce in noi. Il Solstizio può essere per noi un momento molto calmo e importante, in cui nella silenziosa e oscura profondità del nostro essere, contattiamo la scintilla del nuovo sole. Questa è anche una opportunità per gioire e abbandonarci a sentimenti di ottimismo e di speranza: come il sole risorge, anche noi possiamo uscire dalle tenebre invernali rigenerati.

Ci sono tanti modi per celebrare a livello spirituale questa festa: possiamo decorare la nostra casa con le piante di Farlas oppure fare un albero solstiziale. Non un solito albero natalizio, bensì un albero decorato con tante piccole raffigurazioni del sole. O ancora possiamo alzarci all'alba e salutare il nuovo sole. Si possono accendere candele o luci per rappresentare la nascita delle nostre speranze per il nuovo anno.

Possiamo anche compiere una celebrazione più rituale, con l'accensione delciocco. Anche se non abbiamo un caminetto in casa possiamo accenderlo nel nostro giardino, o in un prato insieme ai nostri amici. Si prende un grosso pezzo di legno di quercia e lo si orna con rametti di varie piante: il tasso (a indicare la morte dell'anno calante), l'agrifoglio (l'anno calante stesso), l'edera (la pianta del dio solstiziale) e la betulla (l'albero delle nascite e dei nuovi inizi). Si legano i rametti al ciocco usando un nastro rosso. Se abbiamo celebrato questo rito anche l'anno precedente e abbiamo un pezzo non combusto del vecchio ciocco, accenderemo il fuoco con questo, Si dice: "Come il vecchio ciocco è consumato, così lo sia anche l'anno vecchio". Quando il ciocco prende fuoco si dice: "Come il nuovo ciocco è acceso, così inizi il nuovo anno".

Una volta che il fuoco è acceso osserviamo le sue fiamme e meditiamo sulla rinascita della luce e sulla nostra rinascita interiore. Accogliamo le nostre speranze, i nostri sogni per il futuro e salutiamo questa luce dicendo: "Benvenuta, luce del nuovo sole!". Brindiamo con vin brulè e consumiamo dolci, lasciando una parte del nostro festino per la Madre Terra. Più tardi le ceneri del ciocco potranno essere sparse nel nostro giardino o nei vasi delle piante che teniamo in casa per propiziare la salute e la fertilitá della vegetazione.

Un altro modo per celebrare Farlas è quello del ramo dei desideri, un rituale della tradizione celtica bretone. Nove giorni prima del Solstizio occorre procurarsi un ramo secco di buone dimensioni, pitturarlo con vernice dorata e appenderlo nell'anticamera della propria abitazione, con un pennarello e alcune strisce di carta rossa da tenere lì vicino. Chiunque entri in casa se vuole, potrà scrivere un proprio desiderio su una striscia di carta, che verrà ripiegata per garantire la segretezza del desiderio e legata al ramo con un nastrino colorato. Quando nove giorni dopo si accende il fuoco del Solstizio (nel caminetto di casa o in un falò nel giardino o nel campo) il ramo viene sistemato sulla legna da ardere e i desideri che sono appesi ad esso bruciando saliranno col fumo sempre più in alto, finchè' verranno accolti da entità celesti e chissà, forse esauditi. Per quanto riguarda il cibo, gli alimenti tradizionali sono le noci, la frutta come mele e pere, i dolci con il cumino dei prati, bagnati col sidro. Le bevande adatte sono il Wassil, il Lambswool, il té di ibisco o di zenzero.

L'albero Solstiziale e l'albero di Natale

Sono origini molto antiche, quelle che collocano il famoso abete nelle feste del Solstizio d’inverno, ovvero il Natale. I popoli germanici, lo usavano nei loro riti pagani, per festeggiare il passaggio dall’autunno all’inverno. In seguito era usanza bruciarlo nella stufa, in un rito di magia simpatica (secondo cui il simile attira il simile), in modo che con il fuoco si propiziasse il ritorno del sole. Fu scelto l’abete perché è un albero sempre verde, che porta speranza nell’animo degli uomini visto che non muore mai, neppure nel periodo più freddo e difficile dell’anno. Era un simbolo fallico, di fertilità ed abbondanza associato alle divinità maschili di forza e vitalità. Ecco che addobbarlo, prendeva quindi i connotati di un piccolo rito casalingo che portava fortuna ed abbondanza alla famiglia. Il Solstizio d’inverno, è il momento in cui la divinità maschile muore, per poi rinascere in primavera. Questo ciclo di morte-nascita, lo si ritrova in moltissime culture, oltre quella cristiana. E’ presente in Egitto, con la morte di Osiride e nel mito di Adone che si evirò proprio sotto ad un pino.

Addobbare l’albero di Natale con le luci, accendendolo di mille riflessi, ricorda il rituale del grande falò dell’abete, che spesso si prolungava fino all’attuale festa della Befana. In alcune popolazioni europee, con il fuoco dell’abete, si bruciava simbolicamente le negatività del passato, e le streghe leggevano nel fuoco i presagi per il futuro. La tradizione dell’albero prese piede in Italia nel 1800, quando la regina Margherita, moglie di Umberto I, ne fece allestire uno in un salone del Quirinale, dove la famiglia reale abitava. La novità piacque moltissimo e l’usanza si diffuse tra le famiglie italiane in breve tempo.

Molte leggende cristiane sono poi nate nel tempo attorno all’albero di Natale, come quella americana che racconta di un bambino che si era perso in un bosco alla vigilia di Natale si addormentò sotto un abete. Per proteggerlo dal freddo, l’abete si piegò fino a racchiudere il bambino tra i suoi rami. La mattina i compaesani trovarono il bambino che dormiva tranquillo sotto l’abete, tutto ricoperto da cristalli che luccicavano alla luce del sole. In ricordo di quell’episodio, cominciarono a decorare l’albero di Natale.

Quest’anno, non acquistate alberi vivi, i tempi sono cambiati e non è proprio il caso di far soffrire una pianta per egoismo e piacere personale!


 tratto da:
http://www.grandain.com
Ciascuna essenza agisce su uno o più chakra, secondo la tabella seguente:



1° CHAKRA
Plesso radicale
Muladhara
Arancio amaro, Benzoino, Cajeput, Canfora, Cannella foglie, Cedro, Elemi, Legno di Rosa, Lemongrass, Mirra, Muschio di Quercia, Noce moscata, Patchouli, Pepe nero, Pompelmo, Salvia sclarea, Sandalo, Storace, Tolu, Vetiver.
2° CHAKRA
Plesso sacrale
Svadhisthana
Albero del Tè, Camomilla blu, Cipresso, Finocchio dolce, Gelsomino, Issopo, Mandarino, Patchouli, Pino silvestre, Rosa, Salvia, Salvia sclarea, Sandalo, Tolu, Ylang-Ylang.
3° CHAKRA
Plesso solare
Manipura
Bergamotto, Cisto, Garofano chiodi, Ginepro bacche, Lavanda, Lemongrass, Limone, Menta piperita, Pino cembro, Pompelmo, Ravensara, Rosmarino, Vaniglia, Vetiver, Zenzero.
4° CHAKRA
Plesso cardiaco
Anahata
Bergamotto, Cipresso, Gelsomino, Lavanda, Maggiorana, Melissa, Mirto, Neroli, Rosa, Salvia sclarea, Tuberosa.
5° CHAKRA
Plesso laringeo
Vishuddha
Abete rosso, Achillea, Alloro, Benzoino, Bergamotto, Cajeput, Camomilla blu, Camomilla romana, Cipresso, Cisto, Coriandolo, Eucalipto, Finocchio dolce, Geranio, Lemongrass, Niaouli, Origano, Pino cembro, Ravensara, Salvia.
6° CHAKRA
Plesso frontale
Ajna
Achillea, Albero del Tè, Alloro, Angelica, Anice, Arancio dolce, Basilico, Canfora, Cardamomo, Cisto, Elicriso, Galbano, Garofano chiodi, Gelsomino, Geranio, Ginepro bacche, Limone, Menta piperita, Nardo, Palmarosa, Rosmarino, Storace, Timo rosso, Verbena odorosa.
7° CHAKRA
Plesso coronale
Sahasrara
Angelica, Cajeput, Elemi, Incenso, Issopo, Lavanda, Legno di Rosa, Mimosa, Mirra, Muschio di Quercia, Neroli, Noce moscata, Pepe nero, Sandalo.

Volendo armonizzare un chakra mediante un olio essenziale se ne versano 2-3 gocce su un tampone di ovatta e si colloca il tampone sul chakra interessato, sopra ai vestiti. Il tampone deve essere mantenuto in posizione sul chakra interessato per almeno 30 minuti mentre la persona si rilassa.
Un altro metodo consiste nel massaggio: si miscelano alcune gocce di olio essenziale a un vettore oleoso neutro (olio di mandorle dolci, olio di jojoba e altri) e, massaggiando, si applica la miscela direttamente sulla pelle, nel punto corrispondente al chakra o anche in zone più ampie.
Infine si può ricorrere al bagno: si riempie la vasca di acqua calda, si stemperano 15-20 gocce di olio essenziale in mezzo bicchiere di aceto o di liquore (brandy, grappa, cognac) e si aggiunge la miscela così ottenuta all’acqua, agitando bene con la mano mentre si descrive un moto rotatorio in senso orario. Prima di usare saponi o bagnoschiuma ci si rilassa per almeno 10 minuti immergendosi completamente nell’acqua aromatizzata. Il metodo del bagno è meno efficace rispetto ai precedenti, quindi viene considerato un coadiuvante.
Maggiori info su:
http://www.fabionocentini.it/oliess.htm

Notizie di Novembre 2014 la sua Luna piena ........


Questo mese vi chiedo di mettere all'opera il lavoro con il potere delle parole. Il percorso sciamanico è un modo per creare il cambiamento attraverso le benedizioni. Quando benediciamo noi stessi, il mondo e tutta la rete della vita noi creiamo una energia che manifesta le benedizioni nel mondo ordinario. L'energia delle nostre parole emana delle fibre che si intrecciano inizialmente nel tessuto invisibile e successivamente creano un nuovo tessuto di realtà nel nostro mondo ordinario di esistenza.


Ogni giorno ponete attenzione all'uso delle parole che benedicono e creano bellezza. Prima di andare a dormire la notte, concludete la giornate ed iniziate i sogni notturni recitando delle parole che benedicono voi stessi e la vostra vita.

Abbiamo lavorato con il potere della luna piena nelle nostre cerimonie mensili. Questo mese facciamo una meditazione o viaggio sciamanico per fonderci con la luna. Vi suggerisco di unirvi con il potere della luna piena in modo che quando lo fate e vi unite alla cerimonia di luna piena "Creare una Rete Umana di Luce", abbiate la sensazione fisica del potere con cui state lavorando. Sentite il potere della luna piena nel vostro corpo attraverso la sua conoscenza che ottenete diventando essa.

Fate suonare della musica meditativa che espande ed eleva la vostra coscienza o ascoltate un Cd con il tamburo sciamanico. Potete anche voi stessi suonare il tamburo o un sonaglio.

Ponete l'intenzione che volete unirvi con il potere della luna piena. Potete fare una serie di viaggi/meditazioni di fusione con le diverse fasi lunari per incorporare i cambiamenti interiori che si sperimentano al cambiamento delle fasi lunari.

Questo non è per ottenere messaggi sebbene la luna possa darvi qualche messaggio mentre state facendo il lavoro. Il punto chiave è sentire come la vostra energia diventa tutt'uno con l'energia della luna e come sentite dentro di voi il cambiamento delle fasi lunari. Notate il potere che avete di proiettare e anche di attirare verso di voi durante certe fasi lunari. Questo vi aiuterà nel vostro lavoro di creazione e manifestazione mentre apprendete attraverso il divenire luna i momenti con più potere per fare il vostro lavoro cerimoniale.

In alcune culture native la luna viene vista come energia maschile e in altre viene vista come essere femminile. Poiché lo sciamanesimo è un percorso di rivelazione diretta sentite per conto vostro a quale energia maschile o femminile vi state connettendo mentre vi fondete con la luna.

Questo è un viaggio molto potente che vi aiuterà ad attingere nell'intelligenza del vostro corpo poiché tutta la vita è influenzata dai cicli lunari. Sappiamo come la luna influenzi le maree.

Poiché noi siamo fatti per la maggior parte d'acqua, la luna ha un grande impatto pure su di noi.

Mentre osserviamo ciò che sta avvenendo nel mondo possiamo vedere lo squilibrio dell'acqua che si sta formando nei diversi luoghi del pianeta. Stiamo assistendo a piogge alluvionali e siccità estrema. Questo mese onoriamo questo essere vivente che noi chiamiamo acqua.

Portate delle semplici pratiche spirituali nella vostra vita per onorare l'acqua. Comprendete che l'acqua sta riflettendo il nostro stato interiore di tossicità. Imparate a trasmutare e a trasformare in amore e luce l'energia che sta dietro alle emozioni e pensieri.

Fate una pratica quotidiana per onorare l'acqua. Mentre vi lavate, lavate i piatti, ecc. connettetevi con l'acqua e ringraziatela poiché l'acqua sostiene la vita, inoltre vi guarisce e pulisce. Quando bevete ringraziale per la vita ed il nutrimento che vi porta.

Ogni volta che bevete acqua o visitate luoghi acquatici guardatela sempre nella sua luce divina. Se voi percepite l'acqua essere inquinata allora è inquinata. Togliete il velo fra i mondi come gli sciamani hanno fatto fin dall'alba dei tempi. Scegliete di vedere la luce divina nelle acque di questo mondo.

Terra, aria, acqua e sole sostengono la vita. Non dobbiamo inquinare ciò che ci da la vita. Onorate l'acqua e tutti gli elementi che ci danno la vita. E loro in cambio onoreranno noi.

Cercate uno specchio d'acqua in cui vi potete sedere vicino. Potete andare in un bel luogo naturale o visitare un parco nelle vicinanze che ha un lago, stagno o torrente. Sedersi vicino all'acqua corrente come un fiume, torrente, cascata può essere d'aiuto per farvi uscire dalle preoccupazioni ordinarie, permettendo alla saggezza interiore di emergere. Guardare le onde del mare crea uno stato di apertura tale che potete ascoltare i messaggi della vostra anima. Se vi sedete in riva al mare sentite le onde che si formando anche dentro di voi. Mentre siete seduti vicino ad un fiume o torrente tuffatevi nella consapevolezza sensoriale del flusso della vostra acqua interiore. Un lago o uno stagno vi possono mettere in contatto con la quiete che è dentro di voi.

Ascoltate della musica che vi rilassa e che vi fa espandere. Sdraiatevi o sedetevi. Chiudete gli occhi e ponete l'intenzione che desiderate sperimentare le acqua che scorrono sotto e attraverso la città in cui vivete. Sperimentate le acque e andata conoscere le caratteristiche dell'acqua che scorre nella vostra terra. Aprite la vostra consapevolezza sensoriale e notate ciò che sentite nel corpo mentre state facendo questo.

Riflettete sulle persone, piante, alberi, animali e altri esseri naturali che vivono nella vostra zona. Meditate su come possano riflettere le caratteristiche dell'acqua di dove state vivendo.

Quando sentite di avere finito ritornate dalla meditazione. Potete prendere degli appunti. Fate una passeggiata all'aperto e sentite l'acqua che scorre sotto la terra. Anche se vivete in una città c'è dell'acqua ferma nella terra in cui vivete.

In certi luoghi possono esserci fiumi, oceani che sono molto potenti. In certe località porrebbero esserci dei torrenti quieti e laghi calmi che alimentano la terra. E in altri luoghi ci sono dei bacini d'acqua sotterranei che sostengono la vita che fa crescere delle radici profonde tali per cui trovano l'acqua che c'è sotto.

Fondersi con l'acqua è un modo meraviglioso per sperimentare il divenire tutt'uno con il flusso della vita. L'acqua fluisce in modo naturale ed elegante. L'acqua riflette il divino femminile e riflette la natura della nostra anima. Possiamo apprendere sul potere e la natura dell'acqua fondendosi con essa. Quando ci fondiamo con un elemento gli insegnamenti che riceviamo vanno ben oltre la comprensione mentale, ma piuttosto ci influenzano fisicamente poiché diveniamo un tutt'uno con l'energia di un altro essere vivente.

Ascoltate della musica rilassante ed espansiva. Immaginate di diventare tutt'uno con una fonte d'acqua come un lago calmo, un fiume, una cascata, l'oceano, la pioggia, la nebbia ecc.

Entrate in profondità e sperimentate di perdere i vostri confini e diventate uno con questa fonte d'acqua. Imparate dall'acqua diventando acqua. Aprite la vostra consapevolezza sensoriale notando tutte le emozioni nel vostro corpo mentre fate tutto questo.

Rilassatevi nell'essere acqua. Questa è una pratica potente e rigenerativa.

Quando vi sentite pronti disconnettervi dalla fonte d'acqua con cui vi siete fusi e lentamente ritornate in voi stessi e nella stanza in cui state. Sentitevi rivitalizzati da questa esperienza. Sentitevi radicati e presenti.

Se sentite il bisogno di qualche aiuto per essere più radicati dopo questa pratica di espansione, immaginatevi delle profonde radici che crescono uscendo dalla pianta dei vostri piedi e che vanno dentro la terra. O immaginatevi di essere seduti e appoggiati con il vostro corpo contro un albero.

Ascoltate un brano di musica che crea una espansione dello stato di consapevolezza. Ponete l'intenzione di viaggiare interiormente per sperimentare la luce dentro di voi. Potete immaginare di viaggiare dentro al vostro corpo e fondervi con una stella Ricordatevi che una stella non cerca di brillare, non ha bisogno di fare alcuno sforzo. Una stella non sceglie dove fa a brillare la sua luce. Una stella semplicemente irraggia luce e splendore a tutta la vita.

Permettete alla luce divina di nutrire tutte le cellule del vostro corpo. Assorbite questa luce fino nel profondo delle vostre cellule. Infondetela nelle cellule e assecondatevi a questa luce.

Sperimentate quindi la luce come la vostra luce divina, poi ritornate da questa esperienza senza completamente disconnettervi dalla vostra vera natura spirituale. Noi siamo esseri luminosi.

Adesso bevete un bicchiere d'acqua. Notate la differenza mentre irraggiate e sentite la vostra luce, come l'acqua è fresca, dolce, leggera. E' la stessa acqua che bevete ogni giorno. Ma se permettete a voi stessi di sperimentare e vivere da questo stato di luce, l'acqua rifletterà su di voi sempre la vostra luminosità.

Siate consapevoli di quello che mettete nell'acqua e non inquinatela. Quando noi ringraziamo e benediciamo l'acqua, essa ci restituisce la benedizione.

Mentre leggo,studio,rifletto o solo medito sul da farsi....in sottofondo loro


Il ritorno del dio Coyote - Christopher Moore

You can't just go around blurting out the truth like a prophet with Tourette's syndrome.

Sam è un venditore di assicurazioni. Ovvero, sfrutta le paure della gente per arricchirsi, cambiando abilmente personalità per adattarsi a ogni situazione e a ogni cliente e uscirne vincitore. Ha uno splendido appartamento, soldi, auto. E ha anche un segreto.
Da ragazzino, infatti, viveva alla riserva degli indiani Corvi. dopo aver ucciso accidentalmente un poliziotto, si è dato alla fuga, rinnegando il proprio passato, la propria cultura, perfino il proprio vero nome. La nuova vita che è riuscito a conquistarsi sembra ora perfetta, finché, a sconvolgerla, arrivano due forze potenti: l'amore per una ragazza e un dio.
L'incontro con la bella Calliope, giovane madre con un ex fidanzato violento, da un lato, e dall'altro l'intervento di Coyote, il dio indiano patrono di Sam, lo porteranno a perdere casa, lavoro, sicurezze. E Sam dovrà capire cosa vuole davvero, e lottare per conquistarlo... Aiutato, in modo del tutto particolare, da Coyote stesso. Un dio furfante, con la lingua lunga, la tendenza a "sedurre" le donne e ben poco consapevole di come funzioni il mondo moderno fuori dalle riserve degli indiani...


Ho un debole per Christopher Moore, di cui ormai ho letto sei libri. Tra tutti, il mio preferito, fino a questo momento, era Un lavoro sporco, in cui si parla di... morte, in modo molto particolare; non ho apprezzato quanto pensavo Il Vangelo secondo Biff, che pure mi era stato magnificato più volte, ma che ho trovato un po' troppo prolisso e dispersivo; gradisco sempre le storie ambientate a Pine Cove, con i suoi bislacchi abitanti (Sesso e lucertole a Melancholy Cove o Demoni: istruzioni per l'uso, per citarne un paio). Devo dire però che questo Il ritorno del dio Coyote, che ho potuto leggere solo grazie a un prestito poiché, ahimè, fuori commercio, è balzato al primo posto della mia classifica.
Forse perché piuttosto breve e, quindi, riesce ad evitare la prolissità cui accennavo sopra; forse perché vi si parla di dei, sciamani, visioni alla mescalina e spiriti guida. E, soprattutto, per Coyote, che quando c'è è spassoso e quando non c'è si aspetta con ansia che torni in scena. Anche il protagonista, Sam o Samson, è un personaggio per il quale viene spontaneo tifare, ben caratterizzato, non privo di difetti e ombre ma in grado di tirare fuori il coraggio quando serve. Mi è interessata meno la parte della vicenda dedicata a Calliope e ai teppisti, mentre sono stata lieta di incontrare M.F. - o Menta Fresca - che ritorna in Un lavoro sporco.
Grazie, dunque, a Luca Tarenzi per il consiglio di lettura e rimando il suggerimento a tutti voi: se trovate questo romanzo in biblioteca o in qualche mercatino, dategli una chance! Basterà passare sopra alla traduzione italiana davvero carente - sia per l'atroce scelta di traslare in italiano anche i nomi, sia per l'abbondanza di aggettivi possessivi che avrebbero potuto essere tagliati (un difetto ahimè diffuso nei libri tradotti che mi capitano sotto mano) e svariati errori e brutture sparsi qua e là.

viernes, 28 de noviembre de 2014



Grazie Diana                                      http://ye-stars.com/WP/


This exceptional work, the result of nearly 30 years of research into people and events that shape our world, includes more than 1,000 stars, black holes and deep space objects. Astonishing, revolutionary and sweeping in its scope, Secrets of the Ancient Skies has been designed to be both a wide-ranging, trans-cultural compendium of astrology’s earliest sources, and a practical and useful tool for modern astrologers, with the age-old conflict between the tropical and sidereal zodiac addressed and resolved. For the first time, the sky’s mysteries have been unraveled and its messages understood, offering a new view of the universe, and our place and participation in it.
The work is universal – every available culture and civilization has been included. Each enhances the others, allowing a full picture of the entire sky’s significance and abundance of potentialities, while research has brought about the possibility of a reconciliation between the tropical and sidereal zodiacs. With the rediscovery of its ancient wisdom, astrology may now truly come of age.
Diana K Rosenberg is one of the world’s foremost authorities on fixed stars in natal and mundane astrology. Destined to become a classic, this work, originally intended for advanced and professional astrologers, has been made accessible to beginners and even to those whose astrological knowledge consists only of their birth date.

jueves, 27 de noviembre de 2014

a ben guardare ......Talete


Tornano a risuonare gli echi di attacchi sinistri agli “intellettuali dei miei stivali”, anche in luoghi e da parte di personaggi che dovrebbero, per tradizione, essere refrattari a questo tipo di foschi richiami. Questo clima rende particolarmente attuale l’arguta opera di reinterpretazione che un mio più giovane amico e collega, Luciano Bazzocchi, sulla scia autorevole di Gadamer, ha di recente compiuto sul brano del Teeteto di Platone in cui Socrate narra di “Talete, il quale mentre stava mirando le stelle e aveva gli occhi in su, cadde in un pozzo; e allora una sua servetta di Tracia, spiritosa e graziosa, lo motteggiò dicendogli che le cose del cielo si dava gran pena di conoscerle, ma quelle che aveva davanti e tra i piedi non le vedeva affatto”. “Questo motto – commenta Socrate – si può ben applicare egualmente a tutti coloro che fanno professione di filosofia”.
Dunque i filosofi, e gli intellettuali in genere, a detta di un loro grande maestro, avrebbero il vizietto di vivere sulle nuvole, di guardare troppo in alto, trascurando le cose terrene e concrete, la quotidianità e il vissuto. Sono talmente immersi nella ricerca di verità astratte e teoriche da essere privi di buon senso. Per questo vengono giustamente puniti cadendo nel pozzo e suscitando le risate persino di una servetta. Risulterebbe quindi pienamente giustificato lo scherno di cui sono fatti oggetto anche oggi dai politici, che invece sono costantemente alle prese con la realtà e impegnati a risolvere i problemi che essa quotidianamente pone.
La storiella viene ripresa pari pari da quasi tutti i manuali di storia della filosofia, sì, proprio quelli con i quali si pensa di formare all’esercizio del pensiero i nostri studenti: addirittura uno ha scelto come titolo per proporre il proprio percorso didattico alla scoperta della filosofia appunto Le stelle di Talete, e già nella quarta di copertina si limita a riportare tale e quale l’aneddoto, considerato talmente noto e istruttivo da prestarsi bene a fare da “marchio” attraente a un libro di testo.
Il fatto curioso e interessante è che basta conoscere un po’ di storia delle osservazioni astronomiche e i metodi seguiti dagli antichi ricercatori per studiare meglio le stelle (metodi che ben conoscevano anche i nostri contadini) per rendersi conto che Talete non era caduto, bensì si era calato volontariamente in un pozzo secco perché questo fungeva anticamente da cannocchiale. Infatti grazie all’effetto di oscuramento e di schermaggio, reso possibile dalle sue pareti, si può registrare con maggiore precisione l’orbita delle stelle che si trovano nella direzione di osservazione e si può inoltre vedere molto di più che non ad occhio nudo.
I pozzi dunque hanno una caratteristica decisiva: schermano l’osservatore dalla luce riflessa del sole o della luna. I contadini che si trovavano a scavare in fondo a un pozzo hanno spesso riferito che di laggiù, anche di giorno, capita di vedere alcune stelle, che ci sono come di notte, ma non si vedono perché la luce del sole, riflessa dall’atmosfera, supera la loro luminosità. Schermando la semisfera della volta celeste e limitandola a una porzione di pochi gradi, il riflesso diminuisce e, verso sera, le stelle compaiono molto prima e molto più evidenti. Inoltre, l’occhio dell’osservatore in fondo al pozzo si abitua all’oscurità ed è più sensibile alla fioca luce degli astri.
L’aneddoto, quindi, così come viene raccontato da secoli è frutto di un autentico e clamoroso fraintendimento linguistico: la proposizione teleologica “Talete è nel pozzo al fine di osservare le stelle”, viene trasformata in una relazione di causa/effetto: “Talete è caduto nel pozzo per voler troppo osservare le stelle”.
Qual è la morale di questa storia? Che presentare i filosofi e gli intellettuali come persone distratte e pasticcione, destinate inevitabilmente a finire nella polvere, mentre i politici “sull’altar” si preoccupano con dedizione e sapienza dei destini dei loro simili, di cui cercano di alleviare le pene, è un esercizio sterile e stolto di volgare falsificazione della realtà per pura ignoranza o per accreditare senza fatica la propria miope visione delle cose.


Bisognerebbe invece che proprio i politici imparassero dagli intellettuali autentici, quelli che fanno della loro vita un esercizio genuino e costante di studio e di ricerca per sforzarsi di capire sempre meglio la realtà che li circonda, a calarsi di proposito nei pozzi per vedere meglio le stelle, anche quando la loro luce è fioca. Perché la capacità di cogliere anche i segnali più deboli, ma non per questo meno importanti e significativi, che provengono dalla realtà, calandosi nei pozzi, è fondamentale e imprescindibile per il buon esercizio della politica.Articolo di Silvano Tagliagambe che ringrazio

miércoles, 26 de noviembre de 2014

Dal 29 novembre al Broletto la mostra “In principio. Dalla nascita dell’Universo all’origine dell’arte”

Dal 29 novembre al Broletto la mostra “In principio. Dalla nascita dell’Universo all’origine dell’arte”

Gli originali delle fasi lunari 

       di Galileo Galilei

Il pezzo più pregiato, almeno dal punto di vista del valore venale, è un manoscritto di Galileo Galilei con disegni autografi delle fasi lunari. Li realizzò nell’autunno del 1609, grazie al cannocchiale che si era appena costruito perfezionando uno strumento ricevuto dall’Olanda. Poi la pubblicazione nel suo celebre trattato «Sidereus nuncius».  
Il foglio, contenente sei acquerelli che costituiscono la prima raffigurazione realistica della Luna nella storia, custodito alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze, è stato assicurato per 5 milioni di euro. 

Poco più sotto in termini di valore, 3 milioni, si colloca l’opera scelta come simbolo della mostra-evento «In principio. Dalla nascita dell’universo all’origine dell’arte», che s’ inaugura venerdì nel Broletto di Novara e prosegue fino al 6 aprile: è l’«Atlante», o meglio «Atlante che sostiene il globo celeste», dipinto nel 1646 da Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino. Un olio su tela di 127 centimetri per 101, proveniente pure da Firenze, dal museo Bardini. 
Altra opera: «Concetto spaziale 1962», olio, squarcio e graffiti su tela rosa di Lucio Fontana, assicurato per un milione e 250 mila euro.  
Il 12 febbraio il quadro fu rubato dal museo Pecci di Milano: era coperto da una polizza di «soli» 700 mila euro.  
Fu ritrovato, o forse fatto ritrovare, cinque giorni dopo su un’auto in periferia. Tra i pezzi, uno dagli Uffizi di Firenze: «Testa di medusa» di un ignoto artista fiammingo d’inizio Seicento, in passato attribuita a Leonardo, valore 700 mila euro. In totale le opere in esposizione hanno un valore assicurato di 14 milioni 588 mila euro. 

Al Broletto architetti, carpentieri e addetti all’allestimento sono all’opera da venerdì e hanno lavorato per tutto il fine settimana. La mostra sarà «un viaggio in sette ambienti», per altrettante sezioni, in cui il concetto di origine sarà declinato in astronomia e astrofisica, geologia, biologia, antropologia, neuroscienze, linguistica ed estetica. Tra i pezzi notevoli ci saranno due grandi statue di Mimmo Paladino, entrambe intitolate «Testimone», realizzate in tufo nel 2009: alte oltre due metri, pesano 500 chili l’una. Trasportarle e collocarle all’interno di un complesso storico non è semplice. Batte tutti la «Scultura scenografica di Cerbero» di Alessandro Ferretti: 2 metri per 1,20 per 2 metri di altezza. 
La mostra si aprirà al Broletto di Novara il 29 novembre per chiudersi il 6 aprile 2015 con orari lunedì 9 – 13, da martedì a domenica 9 – 19, biglietti comprensivi di audioguida 10 euro intero, 9 euro ridotto 
Mercoledì 26 Novembre è una bella giornata per avanzare. Luna Capricorno Luna dice cautela. Buona per Scritture e contratti .
Ma con attenzione e cercate di far avanzare quegli obiettivi per migliorare la vostra attività o affari della vostra famiglia fino a Mercoledì, non dopo , poiché la “luce verde” si conclude alle 16,30 , giusto alle 16:30. con un bel aspetto tra Luna e Mercurio a 60 gradi ci dice che c'è un'opportunità. Così pianificate in anticipo per fare qualcosa, raccogliere qualcosa, scrivere qualcosa, firmare qualcosa Mercoledì poi riposate, e lasciar andare. C'è una semi-quadratura fra Mercurio e Urano e la Luna è senza aspetti dalle 16.30 sino alle 20.23
di Mercoledì. E' un aspetto eccentrico spontaneo e le comunicazioni sono selvaggie, ci potrebbe essere qualcosa di sconvolgente, ci potrebbero essere problemi con bagagli biglietti, stare attenti in viaggio oggi Mercoledì. O potrebbe essere solo una decisione improvvisa di “andare”. Potreste scoprire all'ultimo minuto che potevate andare da qualche parte e non lo sapevate che si poteva fare....

Un cambiamento nel corso della giornata Mercoledì alle 20:23, quando la Luna entra nel precario Acquario questa settimana, quando il suo obiettivo è quello di quadrare Saturno prima di lasciare il segno Venerdì.
Potrebbero esserci causa di varia natura relative ad amici o gruppi. E alcune cose cambiano appena la testa di Mercurio apre la porta del Sagittario. Lascia l'energia pesante Scorpione indietro, ma può portare il suo lavoro di ufficio, il vostro lavoro di ufficio con sè. Quindi, qualcosa potrebbe essere eliminato, i vostri piani progetti potrebbero essere eliminati, o forse la vostra settimana di lavoro viene superata nel fare qualcosa di diverso.
E così poi abbiamo un aspetto tra Venere e Urano a 01:22 è che bello, 120 gradi trigono. permettere a voi stessi di avere un buon momento nella primissima mattinata di Giovedì o. divertente sarà incontrare nuovi amori, cose interessanti con amici, e anche per lo shopping, le cose elettriche/ elettroniche e le occasioni felici. Si consiglia di tenere a mente che ci sarà un' addebito da pagare in seguito.
Il Sole quadra Nettuno alle ore 05:19 di Giovedì così può perdere il  buon senso, cautela, la posta in gioco è alta. Potreste sentirvi eccessivamente fiduciosi del “niente” e avere una mancanza di obiettività. L' auto-indulgenza potrebbe a cattivi giudizi  con conseguenti   problemi. Nettuno può portare grandi tempeste;ci sono cose invisibili che tendono a comparire e scomparire -

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Giovedi 27 Novembre 
  Luna in Acquario . E 'gentile, ma è un po' sobria.
C'è un parallelo Venere /Marte, grande per la socializzazione fra uomini e donne  Se ricevete un 'invito a casa di qualcuno vi consiglio di accettarlo. Potreste incontrare qualcuno e ritrovarvi un ambiente molto piacevole o addirittura avere un vantaggio in amore, sarebbe bello ,no?
Parla inoltre del flusso di denaro. i potreste incontrare qualcuno che vi aiuta a rendere il vostro futuro più redditizio. E poi abbiamo il mutevole Mercurio che sta per entrare nel segno del Sagittario. E questo eleva il nostro pensiero, ci aiuta a vedere le cose più chiaramente, vedendo dietro l'angolo dove prima non eravate in grado di immaginare una visione così ampia, questo dalla mattina presto di Venerdì 28 Novembre quando Mercurio sarà nel segno del Sagittario fino a quando ,il 16 Dicembre entrerà Capricorno.
 settimana Felice con tanta energia positiva.


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Venerdì 28 Novembre prosegue con la Luna nell'Acquario . La Luna andrà opposta a Giove la mattina e poi quadrata a Saturno andando poi senza aspetti alcuni  dalle 18:14 sino alle 23:03     : rilassatevi e riposate non prendete iniziative in queste ore se non per rallentare il vostro ritmo abituale.
Potreste sentirvi un po' depressi questo Venerdì ,e avere problemi o questioni legate al cibo.
Poi.....la Luna cambia segno entrando in Pesci alle 23:03.
Pesci , il segno della benevolenza,dell' aiutare gli altri e del rapporto spirituale con il nostro ambiente. E 'anche il segno della vittima e del carnefice.
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C'è anche un Luna Primo quarto che cadrà a 7°Pesci06' Sabato ore 11:06
ricordatevi cosa accadde il 01Marzo2014?  Ebbene qualcosa iniziata a marzo 2014 ora si affacerà sulla vostra soglia per richiedere attenzione e per forse poter essere sistemata riaggiustata rivisitata.
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Quindi questa Luna in Pesci ci offre un periodo di “semaforo verde” fino a che non farà trigono a Saturno ,Sabato alle 21:47 ;ma ne parleremo di nuovo la prossima settimana........

        Preparati ad Urano che cambia corsia e                                        ritorna diretto?

                Aspettatevi l'inaspettato appena il Signore della ribellione avanzerà diretto




Abbiamo vissuto fuori delle nostre zone di comfort da quando il rivoluzionario Urano aveva invertito la marcia divenendo retrogrado il 17 luglio,così lasciandoci con i nostri pensieri rivolti verso l'interno e il desiderio di cambiamento ribollente appena sotto la superficie della pelle. Bene, ora che il pianeta ribelle Urano cambia ancora una volta la sua direzione andando diretto nell' ardente Ariete il 17 dicembre, possiamo aspettarci grandi cambiamenti , come un vulcano con un'improvvisa “espolsione” erutterà trasformazioni ,sia su scala personale che globale.

Urano è il pianeta dello shock e delle sorprese, mentre è retrogrado è in un certo senso indebolito , inibendo i nostri impulsi, come l'esprimere pensieri e idee con enfasi drammatica - per non parlare degli impulsi di Madre Natura nell' eruttare (terremoti o vulcani che si ri-svegliano). Ora questo periodo di relativa calma sta volgendo al termine, e si può sperimentare questi impulsi ,quest'eruzioni di energia anche con eventi drammatici di interesse globali,ed eventi e scoperte di tipo più personale –
Ricordiamoci che:

Urano era sulla  strada in  Ariete nel 11 marzo 2011 - il giorno del terremoto e tsunami in Giappone, e durante i suoi primi mesi in Ariete un turbine di tempo selvaggio e revisioni politiche ha colpito tutte le parti del globo.
Urano in Ariete è conosciuto per gli eventi improvvisi, inaspettati e caotici, e gran parte di questo è rallentato e assopito durante il suo ciclo retrogrado,adesso al termine.
Quindi preparatevi tenetevi alle vostre bratelle per gli imprevisti che non tarderanno a mostrarsi e a voi e al mondo.
Con Urano che si sposta in andamento diretto nel moto celeste è importante ricordare che porta con sé la trasformazione a livello personale e collettivo, non importa quanto destabilizzante e spaventosa possa essere, è necessaria per rivitalizzare e reindirizzare l'umanità.
Si posizionerà davanti all'Eclissi di Sole del 2005 in Bilancia a 10°
e farà aspetto duro allEclissi di Luna del 7 Luglio 2009 a 15°Capricorno

Presento qui di seguito una selezione di frasi, citazioni e aforismi sulla follia e la pazzia.


Siate affamati, siate folli – Stay hungry,stay foolish

(Steve Jobs)


Alice: Sto diventando matta, papà?
– Padre: Ho paura di sì, Alice: sei matta, svitata, hai perso la testa… Ma ti dirò un segreto: tutti i migliori sono matti.
(Dal film Alice in Wonderland)
L’imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi.
(Marilyn Monroe)
L’equilibrio tranquillizza, ma la pazzia è molto più interessante.
(Bertrand Russel)
Il pazzo è un sognatore sveglio.
(Sigmund Freud)
Un uomo che ha un’idea nuova è uno svitato finché quell’idea non ha successo.
(Mark Twain)
Ridevano di Edison, ridevano di Fulton, e rideranno di ogni pazzo senza speranza
(Aaron Haspel)
Ti viene data solo una piccola scintilla di follia. Non devi perderla.
(Robin Williams)
Ecco i pazzi. Il disadattati. I ribelli. I facinorosi. Le spine nei fori quadrati. Quelli che vedono le cose diverse. Non sono appassionati di regole. E non hanno alcun rispetto per lo status quo.
Si possono citare, essere in disaccordo con loro, glorificarli o denigrarli. L’unica cosa che non si può fare è ignorarli. Perché cambiano le cose. Spingono la razza umana nel futuro.
Mentre alcuni possono vederli come pazzi, noi li vediamo come geni. Perché le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, sono quelli che lo fanno davvero
(Apple, Think different)
Se non ricordi che l’amore t’abbia mai fatto commettere la più piccola follia, allora non hai amato.
(William Shakespeare)
Che cos’è un matto? …Questa volta ti risponderò senza giri di parole: la follia è l’incapacità di comunicare le tue idee. È come se tu fossi in un paese straniero: vedi tutto, comprendi tutto quello che succede intorno a te, ma sei incapace di spiegarti e di essere aiutata, perché non capisci la lingua.
(Paulo Coelho)
In un’epoca di pazzia, credersi immuni dalla pazzia è una forma di pazzia.
(Saul Bellow)
La pazzia mi visita almeno due volte al giorno.
(Alda Merini)
I pazzi osano dove gli angeli temono d’andare.
(Alexander Pope)
Ma voi lo sapete quanta follia ci sta in un secondo di estrema razionalità?
(lilaschon, Twitter)
Mi piace essere la cosa giusta nel posto sbagliato e la cosa sbagliata nel posto giusto, perché accade sempre qualcosa di interessante.
(Andy Warhol)
I pazzi aprono le vie che poi percorrono i savi.
(Carlo Dossi)
Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia.
(Erasmo da Rotterdam)
Non chiederti perché la gente diventa pazza, chiediti perché non lo diventa. Davanti a tutto quello che possiamo perdere in un giorno, in un istante, è meglio chiedersi che cos’è che ti fa restare intero.
(Meredith Grey)
Matto. Affetto da un alto grado di indipendenza intellettuale; non conforme ai modelli di pensiero, parola e azione, che la maggioranza ricava dallo studio di sé stessa. In poche parole, diverso dagli altri.
(Ambrose Bierce)
L’individuo equilibrato è un pazzo.
(Charles Bukowski)
Alcune persone non impazziscono mai. Che vite davvero orribili devono condurre.
(Charles Bukowski)
Non ci vuole niente, sa, signora mia, non s’allarmi! Niente ci vuole a far la pazza, creda a me! Gliel’insegno io come si fa. Basta che Lei si metta a gridare in faccia a tutti la verità. Nessuno ci crede, e tutti la prendono per pazza!
(Luigi Pirandello)
Tieniti pure le tue ragioni. Io terrò stretta la mia follia
(sonopazzaio, Twitter)
La ragione sa molte cose, ma la follia ne sa una più grande.
(Fabrizio Caramagna)
Ci vorrebbero meno cose di cui farsi una ragione. E più cose di cui farsi una pazzia.
(alfcolella, Twitter)
Le statistiche sulla salute mentale dicono che una persona ogni quattro soffre di qualche forma di malattia mentale. Pensa ai tuoi tre migliori amici. Se sono a posto, allora sei tu quello matto!
(Rita Mae Brown)
Chi vive senza follia non è così savio come crede.
(Francois de La Rochefoucauld)
Re: Qual è la più gran pazzia dell’uomo?
– Bertoldo: Il reputarsi savio.
(Giulio Cesare Croce)
Si nasce tutti pazzi. Alcuni lo restano.
(Samuel Beckett)
Tutti gli uomini sono pazzi, e chi non vuole vedere dei pazzi deve restare in camera sua e rompere lo specchio.
(Anonimo)
Il primo segno di follia, è parlare con la propria testa.
(Harry Potter)
Al mondo ci sono più pazzi che briciole di pane.
(Anonimo)
Un ramo di pazzia abbellisce l’albero della saggezza.
(Alesandro Morandotti)
Col sorriso dei giusti e il coraggio dei folli”, vorrei addormentarmi così.
(iparchia, Twitter)
Un matto sa più domandare che sette savi rispondere.
(Anonimo)
È una pazzia amare, a meno che non si ami pazzamente.
(Jean Ythier)
Senza il condimento della follia non può esistere piacere alcuno.
(Erasmo da Rotterdam)
C’è un certo piacere nell’essere pazzo, e solo i pazzi lo conoscono.
(John Dryden)
Perché per me l’unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano… bruciano… bruciano come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno ooohh.
(Jack Kerouac)
Comincerete a prendere in seria considerazione la follia quando per la prima volta essa vi tornerà utile per risolvere i vostri problemi da persona normale.
(Anonimo)
La società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, invece incarica una scienza, la psichiatria, di tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla. Il manicomio ha qui la sua ragion d’ essere.
(Franco Basaglia)
Si chiudono alcuni matti in una casa di”salute”, per dare a credere che quelli che stanno fuori sono savi.
(Charles-Louis de Montesquieu)



lunes, 24 de noviembre de 2014

 25 Nov 2014 ore 01:45 Luna sestile Nettuno
Un regalo per coloro che  DEVONO colorare il loro mondo ma...non sanno dove iniziare
provate da  quì




stampami e colorami 
Decano della Luna Nuova in Sagittario 0 ° 24 '~ Zeta Lupus in Volpe Lupus . 3,5


Lupus. la parola Lupo si associa con l'istruzione superiore.  Lyceum (da Lycos greco, 'lupo'), è stata una palestra di cultura nell'antica Atene, più famosa per la sua associazione con Aristotele, i cui scritti trattano molti argomenti, tra cui la fisica, la metafisica, la logica, la retorica, il teatro, la politica, l'etica e la ... E ' sembra essere la nostra natura di lupo che indaga l'esistenza o la natura di Dio ".  Con il Medioevo il lupo ha acquisito la reputazione di icona del lato più “scuro” e la chiesa cristiana ha utilizzato il simbolismo del lupo per indicare l'eresia.  In Europa orientale il vampiro e il licantropo sono collegati al Vukodlak ( http://en.wikipedia.org/wiki/Werewolf) e associati con le streghe.  Il lupo è stato perseguitato ben oltre ….....la "Lupa (letteralmente) una prostituta, così chiamata per la sua rapacità, perché afferra disgraziati per farne uso per se stessa ,prendendosi possesso di loro ". [2]
1) stella nomi, i loro Lore e significato, Richard Hinckley Allen, 1889.

2 )Le Etimologie di Isidoro di Siviglia, 7 ° secolo dC, p.223.

viernes, 21 de noviembre de 2014

Ecco il mio clan delle  Dee dell'Abbondanza inizia a prendere corpo........si uniranno ad altre  preparandosi  per la gran parata: "Esposizione al Castello di Casale Monferrato" dal 13  Dicembre 


prima però dovrò  " vestirle " 

e quale miglio occasione se non la Luna Nuova in Sagittario per "vestirle"di colore