Wednesday, November 26, 2014

Dal 29 novembre al Broletto la mostra “In principio. Dalla nascita dell’Universo all’origine dell’arte”

Dal 29 novembre al Broletto la mostra “In principio. Dalla nascita dell’Universo all’origine dell’arte”

Gli originali delle fasi lunari 

       di Galileo Galilei

Il pezzo più pregiato, almeno dal punto di vista del valore venale, è un manoscritto di Galileo Galilei con disegni autografi delle fasi lunari. Li realizzò nell’autunno del 1609, grazie al cannocchiale che si era appena costruito perfezionando uno strumento ricevuto dall’Olanda. Poi la pubblicazione nel suo celebre trattato «Sidereus nuncius».  
Il foglio, contenente sei acquerelli che costituiscono la prima raffigurazione realistica della Luna nella storia, custodito alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze, è stato assicurato per 5 milioni di euro. 

Poco più sotto in termini di valore, 3 milioni, si colloca l’opera scelta come simbolo della mostra-evento «In principio. Dalla nascita dell’universo all’origine dell’arte», che s’ inaugura venerdì nel Broletto di Novara e prosegue fino al 6 aprile: è l’«Atlante», o meglio «Atlante che sostiene il globo celeste», dipinto nel 1646 da Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino. Un olio su tela di 127 centimetri per 101, proveniente pure da Firenze, dal museo Bardini. 
Altra opera: «Concetto spaziale 1962», olio, squarcio e graffiti su tela rosa di Lucio Fontana, assicurato per un milione e 250 mila euro.  
Il 12 febbraio il quadro fu rubato dal museo Pecci di Milano: era coperto da una polizza di «soli» 700 mila euro.  
Fu ritrovato, o forse fatto ritrovare, cinque giorni dopo su un’auto in periferia. Tra i pezzi, uno dagli Uffizi di Firenze: «Testa di medusa» di un ignoto artista fiammingo d’inizio Seicento, in passato attribuita a Leonardo, valore 700 mila euro. In totale le opere in esposizione hanno un valore assicurato di 14 milioni 588 mila euro. 

Al Broletto architetti, carpentieri e addetti all’allestimento sono all’opera da venerdì e hanno lavorato per tutto il fine settimana. La mostra sarà «un viaggio in sette ambienti», per altrettante sezioni, in cui il concetto di origine sarà declinato in astronomia e astrofisica, geologia, biologia, antropologia, neuroscienze, linguistica ed estetica. Tra i pezzi notevoli ci saranno due grandi statue di Mimmo Paladino, entrambe intitolate «Testimone», realizzate in tufo nel 2009: alte oltre due metri, pesano 500 chili l’una. Trasportarle e collocarle all’interno di un complesso storico non è semplice. Batte tutti la «Scultura scenografica di Cerbero» di Alessandro Ferretti: 2 metri per 1,20 per 2 metri di altezza. 
La mostra si aprirà al Broletto di Novara il 29 novembre per chiudersi il 6 aprile 2015 con orari lunedì 9 – 13, da martedì a domenica 9 – 19, biglietti comprensivi di audioguida 10 euro intero, 9 euro ridotto 

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