Monday, November 3, 2014

Potere......immaginifico..di ottenere quel che desideri 
Le origini,non si possono negare..io nasco come Designer,è parte di me,l'Astrologa  è l'altra parte,metterle insieme non è stato complesso,grafica-grafici-disegno-simboli,comprendete ben che ...ma solo nell'ultimo anno ho scoperto come farle lavorare insieme.....ma prima ..... cos'è Visione immaginifica:
Molti anni fa, ai tempi in cui un debitore insolvente poteva essere gettato in prigione, un mercante di Londra si trovò ad avere un grosso debito con un usuraio.
L’usuraio si invaghì della bella e giovanissima figlia del mercante, e propose  un affare.
Disse che avrebbe messo in una borsa vuota due sassolini, uno bianco e uno nero, che poi la fanciulla avrebbe dovuto estrarne uno.
Se fosse uscito il sassolino nero, sarebbe diventata sua moglie e il debito di suo padre sarebbe stato condonato.
Se la fanciulla invece avesse estratto quello bianco, sarebbe rimasta con suo padre e anche in tal caso il debito sarebbe stato rimesso. Ma se si fosse rifiutata di procedere all’estrazione, suo padre sarebbe stato gettato in prigione e lei sarebbe morta di stenti.
Il mercante, benché con riluttanza, finì coll’acconsentire. In quel momento si trovavano su un vialetto di ghiaia del giardino del mercante e l’usuraio si chinò a raccogliere i due sassolini. Mentre egli li sceglieva, gli occhi della fanciulla notarono che egli prendeva e metteva nella borsa due sassolini neri.
Poi l’usuraio invitò la fanciulla a estrarre il sassolino che doveva decidere la sua sorte e quella di suo padre.
NODO CRUCIALE DELL’ANEDDOTO_Quale tipo di ragionamento seguireste?
Chi si servisse del pensiero verticale non potrebbe però essere di grande aiuto a una ragazza che si trovasse in simili frangenti. Il suo modo di analizzare la situazione metterebbe in luce tre possibilità. La ragazza potrebbe:
1) rifiutarsi di estrarre il sassolino;
2) mostrare che la borsa contiene due sassolini neri e smascherare l’usuraio imbroglione;
3) estrarre uno dei sassolini neri e sacrificarsi per salvare il padre dalla prigione.
Nessuno di questi consigli, tuttavia, sarebbe veramente utile in quanto, se la ragazza non estraesse il sassolino, suo padre finirebbe in prigione, e se lo estraesse dovrebbe sposare l’usuraio.
I verticalisti si preoccupano del fatto che la ragazza debba estrarre un sassolino.
Chi si servisse del pensiero verticale non potrebbe però essere di grande aiuto a una ragazza che si trovasse in simili frangenti. Il suo modo di analizzare la situazione metterebbe in luce tre possibilità. La ragazza potrebbe:
1) rifiutarsi di estrarre il sassolino;
2) mostrare che la borsa contiene due sassolini neri e smascherare l’usuraio imbroglione;
3) estrarre uno dei sassolini neri e sacrificarsi per salvare il padre dalla prigione.
Nessuno di questi consigli, tuttavia, sarebbe veramente utile in quanto, se la ragazza non estraesse il sassolino, suo padre finirebbe in prigione, e se lo estraesse dovrebbe sposare l’usuraio.
I verticalisti si preoccupano del fatto che la ragazza debba estrarre un sassolino.
lateralisti si occupano invece del sassolino bianco che manca. I primi affrontano la situazione dal punto di vista più razionale e quindi procedono alla sua risoluzione con circospetta logicità. I secondi preferiscono esaminare tutti i possibili punti di partenza invece di accettare il più invitante e di impostare su di esso la loro indagine.

Ebbene: la ragazza dell’aneddoto introdusse la mano nella borsa ed estrasse un sassolino, ma senza neppur guardarlo se lo lasciò sfuggire di mano facendolo cadere sugli altri sassolini del vialetto, fra i quali si confuse.
« Oh, che sbadata! » esclamò. « Ma non vi preoccupate: se guardate nella borsa potrete immediatamente dedurre, dal colore del sassolino rimasto, il colore dell’altro. »
Naturalmente, poiché quello rimasto era nero, si dovette presumere che ella avesse estratto il sassolino bianco, dato che l’usuraio non osò ammettere la propria disonestà. In tal modo, servendosi del pensiero laterale, la ragazza riuscì a risolvere assai vantaggiosamente per sé una situazione che sembrava senza scampo.
La ragazza, in realtà, si salvò in un modo molto più brillante di quanto non le sarebbe riuscito se l’usuraio fosse stato onesto e avesse messo nella borsa un sassolino bianco e uno nero, perché in tal caso avrebbe avuto solo il cinquanta per cento delle probabilità in suo favore. Il trucco che escogitò le offrì invece la sicurezza di rimanere col padre e di ottenergli la remissione del debito.
Simpatico no?
Nel libro -"Creatività pensiero laterale-” di Edward De Bono si possono trovare altri aneddoti simili a supporto della teoria sul Pensiero Laterale di cui ho pensato di elencare i focus principali in contrapponendoli ai capisaldi del Pensiero verticale:
PENSIERO LATERALEPENSIERO VERTICALE
  • Produttivo
  • Selettivo
  • si mette in moto allo scopo di generare una direzione
  • si mette in modo solamente se esiste una direzione in cui muoversi
  • stimolatore
  • analitico
  • Si può procedere a salti
  • consequenziale
  • non si deve essere corretti ad ogni passo
  • si deve essere corretti ad ogni passo
  • non esiste nessuna negazione
  • usa la negazione con lo scopo di bloccare alcuni percorsi
  • Si accolgono favorevolmente le intrusioni del caso
  • ci si concentra e si esclude ciò che è irrilevante
  • classificazioni e definizioni non sono fissate
  • classificazioni e definizioni sono fissate
  • esplora quelli meno probabili
  • segue i percorsi più probabili
  • verticale è un processo di tipo probabilistico
  • verticale è un processo finito
 Spinta dalla solita motivazione di approfondire gli argomenti più disparati mi sono catapultata nella lettura di “Essere Steve Jobs “ e a seguire “Presentation Zen” e 
 Sono riusciti a convertirmi al “bento style” e rendermi fan di  presentazioni semplici, equilibrate e “naturalmente” belle.
Basta dire addio a fronzoli e pesanti animazioni.
Basta combinare i contenuti  con un tocco gradevole. Niente omissioni, niente decorazioni e niente di superfluo. Lo spazio bianco e il minimalismo deve fare da protagonista per creare un forte impatto visivo.   Le presentazioni di Steve Jobs incarnano tutti questi precetti e sono esempi tangibili dell’ “estetica Zen”.
Le sue slides  presentano spesso solo una parola o una semplice fotografia.
Dietro queste scelte c’è la consapevolezza di studi  sulla “superiorità dell’immagine” che riconosce al “visuale” il vantaggio espressivo rispetto al testo per le  qualità di immediatezza, concretezza e chiarezza.
Dunque linguaggio visuale, immagini, immediatezza.Nulla di nuovo visto che questa tecnica esiste almeno dagli anni 70 ed è stata diffusa da una rete di consulenti della West coast che si ispirarono all’approccio di designers e architetti nell’ambito di  una collaborazione.
In cosa consiste?
Sono una serie di tecniche e metodologie che  riguardano la sintetizzazione e trascrizione grafica  delle informazioni  che emergono  da un meeting, da delle conferenze,da dei brainstorming, etc..
Le osservazioni dei partecipanti vengono catturate attraverso parole e immagini su dei mega fogli da 1.5 x 3 metri . Lo scopo è quello di stimolare la creatività e produttività dei presenti oltre che aiutarli a fare dei collegamenti e ricordare i punti principali. Io aggiungo l'induzione interpretativa dell' Astrologia  ,delle fasi Lunari PERSONALIZZATE per ogni partecipante stimolandolo a esprimere se stesso. insegnando a investire il loro tempo al momento giusto  per ogni fase dei loro progetti,aspettative, idee future .
Potere......immaginifico..di veder realizzare  i tuoi  desideri                          Susanna Di Castri Visual Astrolog-art                                            Workshop della durata di una giornata  .............organizziamolo nella tua città.....contattami.


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