CODICE DELL'ANIMA J.HILLMAN
L'Astrologia Simbolicoevolutiva si occupa della rappresentazione Simbolica, Archetipica ed Evolutiva dei fenomeni che hanno a che fare con il nostro Inconscio Collettivo e con la Psicologia umana.
Il termine "Evolutiva" in quanto si basa sull'evoluzione dell'Anima, "Simbolico" deriva dal concetto che l’Astrologia è un sistema attraverso i quali l’uomo entra in contatto con un Archetipo dell’inconscio collettivo, (dal greco archè, origine, principio, e typos, modello, marchio, esemplare) cioè le forme o simboli che si manifestano in tutti i popoli di tutte le culture.
Il concetto di Archetipo o "immagine originaria", che è un indispensabile correlato dell’idea di inconscio collettivo, indica l’esistenza nella psiche di forme determinate che sono presenti sempre e dovunque. L’Archetipo a sua volta si manifesta in Simboli ovvero in specifiche immagini psichiche, che vengono percepite dalla coscienza diverse per ogni archetipo, ed il simbolo acquista ed espleta, in questo modo, la funzione di trait d’union fra coscienza ed inconscio, sia esso individuale o collettivo.
Il metodo Simbolicoevolutivo mette soprattutto in evidenza facoltà e talenti da sviluppare per portare l'individuo verso "l’Autorealizzazione", piuttosto su quello che è, ponendo l'enfasi sulle "attitudini", le "potenzialità" e le "risorse" di cui dispone fin dalla nascita. Il metodo individua ogni aspetto del Sè, dalle ambizioni e motivazioni al percorso evolutivo dell'Anima, intesa come la natura che racchiude in se tutte le potenzialità, ovvero il nostro "Progetto di Vita” che inizia con il concepimento.
Conoscere, entrare in contatto con il proprio "Progetto di Vita”, con ciò che in potenza si è, significa intravedere la via che porta alla vera realizzazione di se stessi, del proprio destino, cioè della propria funzione nel mondo.
L'Astrologia Simbolicoevolutiva affonda le sue radici nell'Astrologia Umanistica, Karmica ed Evolutivae si occupa di individuare e interpretare -un quadro d'insieme- ovvero "l'immagine Guida del Tema Natale". Immagine cosi' come definita dallo Psicoanalista James Hillman, come "sistensi" di quella qualità emergente per il "recupero dell'Anima", intesa come "potenziale e vocazione", tale da percepire e risuonare con il nostro progetto evolutivo in maniera cosciente.
Tutto questo si prefigge di individuare il percorso di trasformazione completo di una persona, in chiave Karmica (di lavoro) Psicologia (Esistenziale) Spirituale (Animica), per cercare il senso di ciò che accade nella vita di ogni giorno, riconoscendo quello che potremmo definire "il Cammino dell'Anima", che spesso apparentemente cade in contrasto con ciò che il nostro io egoico desidera.
"Quando l'anima imparerà a interiorizzare la sicurezza e ad armonizzarsi con le leggi universali ed esterne sviluppando una connessione con l'Origine, i vecchi schemi emotivi si dissolveranno. L'immagine che l'anima ha di stessa potrà allora trasformarsi in positiva e riflettere il suo legame con la Fonte. La necessaria evoluzione che deve verificarsi (punto di polarità di Plutone e Nodo Nord) e la realizzazione creativa del particolare scopo (Sole) si manifesteranno attraverso un'autoimmagine di questa natura nella vita di tutti i giorni." (Deva Green)
"Ci sono momenti nella nostra vita nei quali ci rendiamo conto che qualcosa non va nel verso giusto, ci accorgiamo che stiamo camminando senza una meta
e quella che sembrava la scelta migliore per noi si sta rivelando invece profondamente sbagliata.
Sentiamo che non siamo a posto con noi stessi e c’è un’area d’insoddisfazione
che ci rende palese come sia opportuno fermarci, riflettere e trovare un nuovo indirizzo
per questa nostra esperienza di vita."
l’Astrologia Simbolicoevolutiva si rivolge proprio a queste persone
Dalla concezione antica dello Sciamano come Guaritore e Guerriero, alle gesta di divinità o semidei dei miti di ogni cultura, alla leggenda di Merlino, Re Artù e i suoi Cavalieri, oppure ai mitici Samurai dell’Estremo Oriente e i compassionevoli Bodhisattva della Tradizione Buddhista, ogni epoca ha mantenuto viva l’idea che esista la possibilità, per ogni Uomo o Donna, di attingere ad una sorgente di Saggezza, Bellezza e Potere non ordinari, di arrivare ad esprimere un potenziale nascosto e metterlo al Servizio della Collettività....
Fu solo alla fine dell'800, che pochi eletti, tra cui Omraam Mikhael Aivanhov, Alice Bailey, Helena Petrovna Blavatsky, Rene' Gue'non, G.I. Gurdjief, Rudolf Steiner, C.Gustav Jung, James Hillman, compresero la grande importanza della cultura orientale e iniziarono a riportare nell'occidente i semi perduti dell'antica conoscenza dell'Ayurveda, dello Yoga e dell'Astrologia.
L’Astrologia, che costituiva un “desiderio inconscio e collettivo” di prevedere il futuro e di agire sugli accadimenti della vita e degli eventi degli uomini, fu definita dallo Psicoanalista C.G. Jung “non semplicemente una superstizione ma [una disciplina che] contiene certi dati di fatto psicologici”. Egli la chiama “psicologia proiettata”.
“C.G Jung si rende conto benissimo che l’intera determinazione temporale nell’Astrologia non corrisponde a nessuna costellazione astrale reale, perché l’equinozio di primavera nei millenni si è spostato indietro dall’Ariete ai Pesci, in quanto l'Astrologia Occidentale è del tipo tropicale e nonsiderale come quella Orientale, dunque anche la distribuzione delle case è fittizia, per cui, di regola, non si può fare un collegamento causale con le varie posizioni degli astri, ma secondo Jung l’Astrologia ci dà una determinazione solo simbolica. Restano le stagioni, che esercitano influssi sul mondo delle piante, degli animali e dell'uomo ”…….“
L‘astrologia, dunque, non è una scienza fondata sulla causa ma sulla sincronicità, corrispondenza tra eventi interiori ed esteriori.” (Masada – Jung 3 – Lezione 7^)
Insomma l’inconscio collettivo è una realtà che si manifesta in vari modi, uno di questi è il simbolismo dello Zodiaco, sistema in cui ogni costellazione è la rappresentazione di un archetiposignifica "immagine originaria", "modello originario", una delle mutevoli note dell’energia cosmica che si riflette nell’energia psichica umana. L'inconscio collettivo, secondo Jung, rappresenta un contenitore psichico universale, vale a dire quella parte dell'inconscio umano che è comune a quello di tutti gli altri esseri umani. Gli archetipi esisterebbero prima dell'esperienza e in questo senso sarebbero istintivi.
La somma degli archetipi significa dunque per Jung la somma di tutte le latenti possibilità della psiche umana: un enorme, inesauribile materiale di antichissime cognizioni sui più profondi nessi tra Dio, l’uomo e il cosmo. Scoprire questo materiale nella propria psiche, ridestarlo a nuova vita e integrarlo alla coscienza, vuol dire nientemeno che sopprimere l’isolamento dell’individuo e inserirlo nel corso del divenire eterno. Così ciò a cui abbiamo accennato diventa qualcosa di più che conoscenza e psicologia. Diventa una dottrina e una via. L’archetipo, fonte primordiale dell’esperienza umana universale, giace nell’inconscio, e di qui invade potentemente la nostra vita. Risolvere le sue proiezioni ed elevare i suoi contenuti fino alla coscienza, è nostro compito e dovere.
Ora, tra i vari simboli attraverso i quali si manifestano gli archetipi, ci sono anche i simboli astrologici (planetari e zodiacali). E' lo stesso Jung a precisare che la mitologia astrale è la proiezione celeste della psicologia inconscia.
E come ha osservato il grande astrologo francese André Barbault, "gli psicoanalisti sono colpiti dallo straordinario intreccio di fenomeni infantili nei gradi temi mitologici: ad ogni istante l'immaginazione infantile ricrea miti ancestrali e tutto avviene come se gli elementi dei simboli collettivi, sovrapponendosi agli elementi di associazione individuale, avessero bisogno di rivivere nell'esperienza di ogni essere umano. Qui ritroviamo la nozione junghiana di archetipi...".
Anche il simbolismo astrologico è universale: ogni pianeta, di per sé, simboleggia la stessa cosa nei riguardi di tutti. Il Sole a variare – dice Barbault – sono, in ogni momento, le proprietà estrinseche del pianeta, legate alla posizione sempre rinnovata dell'astro nello spazio.
Dentro di noi, l’anima crea continuamente simboli per poter esprimere all’esterno contenuti interiori. Abbiamo bisogno di immagini che rivestano contenuti interiori, quei contenuti che trascendono la coscienza.
L’Astrologia è un linguaggio che attraverso i simboli racchiusi nello zodiaco e nei pianeti si propone come punto d’incontro fra il mondo psicologico e spirituale, fra l’uomo e l’universo.
Così l’essere umano al momento della nascita possiede una determinata configurazione, il cosidetto "Tema Natale", che è come un’istantanea depositata nella sua psiche inconscia sotto forma dimemoria archetipica. La Carta del Cielo natale o Tema Natale, contiene quindi simboli interiori molto profondi, relativi alle nostre tematiche consce e inconsce, meccanismi a noi spesso sconosciuti, ma che animano costantemente le nostre scelte di vita.
Carta del Cielo natale o Tema Natale
Mediante la lettura della Carta Natale in questa chiave ognuno di noi può prendere contatto col suo firmamento interiore archetipico, quindi grazie anche all’astrologia, possiamo conoscerci meglio e raggiungere il nostro "Progetto di Vita", ovvero il nostro "Discendere dell'Anima".
Il cielo Astrologico è pertanto una proiezione del microcosmo psichico. L’uomo vive di proiezione e consegna la propria realtà psichica al mondo esterno e in questo caso gli oggetti esterni sono gli astri che acquistano potenza e senso e anima proprio perchè l’astrologia si basa sul meccanismo di proiezione..
Ciò che è chiamato il “determinismo astrale”, che si ritiene sia rilevabile dal tema natale, è pertanto del tutto estraneo alle condizioni esterne a cui è soggetto il nativo: le sue origini sociali, il clima geografico, l’ambiente familiare, l’educazione ricevuta, l’ambiente economico, sociale e culturale... Di tutto ciò che questo insieme di fattori rappresenta nella vita del soggetto il tema non rende conto, poiché la meccanica celeste “gira” indifferentemente per tutti gli individui del pianeta.
Se ricordiamo che l’inconscio è contemporaneamente il “luogo” e l’origine del fenomeno astrologico, e se accettiamo l’idea che il neonato non è una tabula rasa, un’argilla su cui l’ambiente imprimerebbe le sue impronte indelebili, allora il “determinismo astrale” finisce per rappresentare né più né meno che una struttura originaria, un insieme di tendenze innate, un bagaglio di predisposizioni interiori.
Gli astrologi possono quindi conoscere solo:
«la costellazione interiore dell’individuo, senza sapere quale è stato il ruolo dell’ambiente esterno vissuto con cui si forma il “carattere acquisito”,
che neutralizza o amplifica il carattere innato.»
Questo concetto sembra inoltre trovare autorevole conferma nella “teoria della ghianda” avanzata dallo Psicoanalista James Hillman in modo assai accattivante ne “Il codice dell’Anima”: «noi rechiamo impressa fin dall’inizio l’immagine di un preciso carattere individuale dotato di taluni tratti indelebili». Ciascuna vita è formata dalla propria immagine, unica e irripetibile, un'immagine che è l'essenza di quella vita e che la chiama a un destino. La teoria della ghianda dice che io e voi e chiunque altro siamo venuti al mondo con un'immagine che ci definisce. L'individualità risiede in una causa formale, ciascuno di noi incarna l'idea di se stesso.
L'astrologia deve molto oggi - per la sua rinascita e il riorientamento umanistico - alla psicologia di Jung. Ma da vari anni un ulteriore prezioso sostegno alla nostra psicologia, intesa come un'esperienza psichica peculiare dell'uomo globale, è offerto dalla psicologia archetipica di James Hillman, che nella sua ormai vastissima opera teorica, ci consente di ripercorrere le origini, l'evoluzione e gli esiti della psicologia junghiana, presentandoci approdi suggestivi e di grande stimolo creativo, al mondo dell'immaginale umano, attraverso una vera e propria revisione della scolastica zurighese, e portando sulla scena vivamente illuminata dalla sua genialità, un mondo mitologico, simbolico, archetipico, che riconosce la matrice greco-mediterranea. Linguaggio che gli astrologi oggi sentono affine o quanto meno omologo al linguaggio psicologico astrale.
Leggere, Vedere ed Entrare nel "Tema Natale" significa riavvicinarsi alla vera natura, consiste nell'oltrepassare la soglia della casa paterna per entrare nella casa del mondo. Significa ritrovare i genitori universali del romanzo familiare cosi' come S.Freud ha chiamato questa fantasia, della coppia mitica che regge il mondo, come Zeus ed Era e anche l'Universo come nostro genitore. Perchè l'Universo ci plasma ci nutre, ci insegna.
L’Astrologia non ha niente a che vedere con la divinizione, e con quell'idea di astrologia che cataloga le persone secondo schemi conformisti e pieni di giudizio. Si tratta di una scienza umana, seria e rigorosa quanto la Teologia e la Filosofia; perché è proprio secondo le categorie di quest'ulltime che Pianeti, Segni Zodiacali, Case, Transiti, vengono letti e interpretati, come simboli del "Cammino dell' Anima".
"Fare Anima" secondo Hillman, vuol dire modellarci giorno per giorno nel caos della vita quotidiana.Per fare questo bisogna porre al centro della vita l'anima stessa. Un'Anima che non può avere confini perché, oltre che individuale, è mondiale: la nostra anima è parte dell'anima del mondo.
Il lavoro archetipico, o archetipale come alcuni preferiscono definirlo, consiste in un lavoro alchemico di raffinata e paziente estrazione e distillazione per ricavare dagli eventi le immagini che fanno emergere il senso e la ricchezza di ogni esperienza della nostra vita. Per James Hillman, ci spiega T. Moore, ‘Archetipico’ significa ‘fondamentalmente immaginale’. L’opera di controeducazione portata avanti da J. Hillman cerca di rieducarci ad una visione politeistica della vita e dell’anima rispettosa della complessità e contraria ad ogni forma di fondamentalismo monoteistico.
Crescere cioè Discendere:
l'idea della crescita verso l'alto è oramai diventata un luogo comune biografico. Essere adulti è essere grandi. Questo, però, è solo uno dei modi in cui si può parlare della maturità, in modo eroico. Le piante infatti, dalla piantina di pomodoro all'albero più elevato, mentre si innalzano verso la luce, affondano e ramificano sempre più le loro radici. Ciò nonostante le metafore che usiamo per le nostre vite vedono quasi esclusivamente la parte aerea della crescita dell'organismo. Sorge il dubbio che nel modello ascensionale ci sia qualche importante omissione. Sistemi simbolici come il ciclo zodiacale, nell'astrologia occidentale come in quella cinese, partono dalla testa; il segno piu' raffinato, più sottile viene per ultimo ed è, rispettivamente quello dei Pesci e quello del Maiale, il cui luogo simbolico nel corspo umano corrisponde ai piedi. I piedi si direbbe arrivano per ultimi. E sono i primi ad andarsene, se seguiamo, per esempio, la lenta morte di Socrate. Il veleno della cicuta incominciò ad agire dai piedi, come se Socrate venisse tirato per i piedi via da questo mondo.
Riuscire a stare con i piedi per terra è la conquista ultima, una fase evolutiva molto piu' tarda rispetto a qualcosa che ha avuto origine nella testa. Il Buddha aveva presto iniziato a scendere nella vita, abbandonando i giardini protetti del paterno per la strada, dove i malati, i morti, i poveri, i vecchi richiamavano la sua anima alla domanda di fondo: come vivere la vita sulla terra? Le storie ben note di Socrate e di Buddha e le immagini dell'Astrologia imprimono un'altra direzione e conferiscono un altro valore al "giù".
Crescere è Discendere. Il modello di crescita ha le radici nel cielo e immagina una graduale discesa verso le cose umane. Tale è l'albero della "qabbalah" della tradizione mistica ebraica e anche cristiana. Lo Zohar, il testo canonico della letteratura qabbalistica, dice chiaramente che la discesa è dura; l'anima è restia a discendere e a contaminarsi con il mondo. L'albero , vede i rami discendenti come la condizione di vita dell'anima, vita che si fa più manifesta e visibile via via che l'anima discende. L'immergersi dell'individuo nel mondo testimonia della discesa dello spirito. La vitru' consisterebbe nel rivolgersi verso il basso, come nell'umiltà, nella carità, nell'insegnare, nel non essere superbi.
Il Tema Natale è quindi l'Immagine, quell'immagine attratta dalla nostra Anima che sceglie di Vivere, di Crescere cioè Discendere
Esiste qualcosa, in ciascuno di noi, che ci induce a essere in un certo modo,a fare certe scelte, a prendere certe vie.
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