La parola Reiki significa Energia Vitale Universale e nasce dall’unione dei due concetti: “REI” - ENERGIA UNIVERSALE descrive l'aspetto illimitato e universale dell’ energia che ci circonda. “KI” - ENERGIA PRODOTTA DALLA MATERIA.
Molti popoli, culture e religioni conoscevano un'energia che corrispondeva al termine Ki, la quale venne chiamata:
- Bioenergia dai Tedeschi,
- Prana dagli Induisti,
- Energia Bioplasmica dai Russi,
- Chi dai Cinesi,
- Luce o spirito santo dai Cristiani,
- Mana dai Kahunas,
ma la si può trovare indicata in molti altri modi, ad esempio Forza o Energia Organica e Creativa.
Il Reiki è un metodo di guarigione semplice e naturale che mira a ristabilire nell’individuo il corretto equilibrio energetico, favorendo un maggiore benessere psicofisico. Chiunque può apprenderlo e praticarlo, l’unico elemento indispensabile è il desiderio di aiutare sé stessi. Può diventare un’ottima integrazione ad altre terapie.
L’energia è tutto ciò che permette il movimento e l’esistenza dell’intero Universo. Essa è compresa in ogni struttura, la sua distribuzione è onnipresente. Tutto ciò che permette il movimento, tutto ciò che permette l’evoluzione, tutto ciò che permette la coscienza è energia. Questo è il concetto fondamentale dell’energia . Non va inteso in senso fisico, perché quello è solo un concetto restrittivo di energia. L’energia è ciò che permette la vita ed è ciò che permette l’evoluzione della vita stessa; siccome nell’Universo tutto è vivente, tutto partecipa all’evoluzione e tutto è ENERGIA.
Le ORIGINI del Reiki
Nei tempi passati i maestri e i saggi curavano le persone attraverso le loro mani e la loro mente. Tale conoscenza veniva tramandata oralmente e celata in simboli. Allievi e maestri, con sommo rispetto e amore, fecero sì che tale metodo di cura non fosse perso né abbandonato nel tempo. All’inizio del 1900, infatti,un teologo cristiano, il Dott. Mikao Usui ritrovò in scritture sanscrite di 2.500 anni fa, la chiave che riportò alla vita questa millenaria cultura della guarigione naturale, e attraverso chiavi di interpretazione, operò in modo che ogni persona potesse conoscerlo, riceverlo e usarlo manualmente e mentalmente.
Il teologo dava così vita a un’arte di guarigione chiamata Reiki, che usa come strumento materiale l’imposizione delle mani, su di sé e sugli altri. Quando la persona è attivata l'energia vitale opera attraverso le sue mani, la sua mente e il suo cuore e questa capacità gli rimane per tutta la vita.
DOTT. MIKAO USUI SHIKI RYOHO
“Ora che hai ricevuto Reiki, ricordati che sei un canale attivo di questa energia cosmica d'amore. Essa lavora in te costantemente, trasformandoti e trasformando tutto ciò che le tue mani toccheranno. Sappi però che sei solamente un canale. E ricorda che puoi abbinare il Reiki a tutto ciò che hai appreso a livello umano, tecnico e spirituale, potenziando ciò che fai.”
DIFFERENZA TRA PRANOTERAPIA E REIKI
La differenza esistente tra la pranoterapia e il Reiki è sostanziale. L’energia pranica è ciò che ogni individuo emette attraverso il suo corpo e le sue mani, servendosi delle sue frequenze mentali (alfa, beta, delta, gamma, schumann, theta), usando le sue facoltà naturali e le conoscenze apprese durante la sua vita. Le sue mani sono la destra radiante e la sinistra assorbente, che usa lavorando a distanza dalla materia. Se egli non conosce tecniche di caricamento e scaricamento, con il tempo si può alterare energeticamente.
Colui che diventa Reikista usa invece un’energia unificata e, mentre le sue mani vanno a contatto, trasmette e trasforma direttamente le energie alterate. A differenza di altre tecniche, il Reiki permette di non assorbire le disarmonie delle persone trattate.
TRASFORMAZIONE E RIEQUILIBRIO ENERGETICO
Il Reiki potenzia e regolarizza la circolazione energetica in tutte le aree del corpo avviando processi di disintossicazione, allevia il dolore acuto e cronico, rigenera i tessuti e induce a uno stato di profondo rilassamento; riattiva i sistemi endocrino, linfatico, circolatorio, digerente e urinario, rafforza il sistema immunitario. Ripristinando l’equilibrio energetico generale dell’organismo, contrasta efficacemente gli effetti legati a errata alimentazione, inquinamento e stress. La nostra energia aumenta di vibrazione e frequenza, arrivando così a scoprire naturalmente i livelli più elevati della nostra coscienza: la mente si apre alla comprensione delle cause delle malattie e del dolore, rinforzando la capacità del corpo di autorigenerarsi.
Nell’Universo tutto è uno, tutto è vibrazione, tutto è movimento. A volte, per noi esseri umani abituati a seguire le ideologie e gli schemi di vita che la società offre, può essere molto difficile percepire la sottile vibrazione che a Tutto ci ricollega.
PRIMO LIVELLO REIKI (MANUALE)
Il Primo Livello Reiki è composto dall'apprendimento teorico e pratico delle posizioni delle mani su determinati punti del corpo e dall'apertura dei canali attraverso quattro attivazioni energetiche:
PRIMA ATTIVAZIONE ENERGETICA:
Amplifica il chakra coronale, situato a livello della fontanella, zona del settimo chakra che lega l'uomo al cosmo e che permette di captare l'energia universale.
SECONDA ATTIVAZIONE ENERGETICA:
amplifica i chakras delle mani e dei piedi.
TERZA ATTIVAZIONE ENERGETICA:
agisce sul sistema nervoso.
QUARTA ATTIVAZIONE ENERGETICA:
dà la possibilità alla persona di divenire canale attivo, creando, intorno a sé, il primo campo di energia di colore giallo dorato.
Ciò che contraddistingue Reiki da molte altre discipline e pratiche è che, attraverso l’attivazione, l’energia non viene attinta da risorse individuali, bensì dalla Fonte Universale.
L’operatore funge semplicemente da tramite, da canale.
Dopo l’attivazione l’energia andrà a smuovere le forze di guarigione che sono dentro di noi aiutandoci a riscoprire le nostre qualità.
ATTIVAZIONI REIKI AI NEONATI
E AI BAMBINI
Un meraviglioso dono d’amore anche per il bambino è l’attivazione al Primo Livello Reiki che promuove in lui la salute e lo sostiene nel delicato viaggio di crescita e sviluppo. L’energia del Reiki stimola il processo di autoguarigione, favorisce la cooperazione delle forze vitali e fortifica il suo sistema immunitario.
Nell’attivazione Reiki sia del neonato che del bambino è richiesta la presenza del genitore, compagno di un cammino ricco di trasformazioni e sorprese.
I bambini possono praticare l’autotrattamento ogni volta che lo desiderano e per il tempo che ritengono opportuno.
COSA FARE DOPO LE ATTIVAZIONI
Dopo aver ricevuto le attivazioni relative al Primo Livello Reiki è consigliabile eseguire degli scambi energetici con un’altra persona che abbia ricevuto almeno il primo livello.
Per “scambio” si intende dare e ricevere un trattamento completo.
E’ utile effettuare quattro scambi in giorni consecutivi.
Durante questi giorni, è consigliabile fare tre bagni di sale immergendosi completamente in una vasca da bagno, per circa 30 minuti, con acqua calda, dove è stato sciolto mezzo chilo di sale grosso.
Non introdurre in acqua alcun tipo di sapone o detergente.
Il bagno di sale è una pratica da non abbandonare; quando ci si sente stanchi, è utile effettuarlo possibilmente dopo un autotrattamento. Il benessere fisico che ne consegue è assicurato.
Non è necessario effettuare gli scambi subito dopo il corso di primo livello, è comunque importante eseguire l’autotrattamento.
I bambini di età compresa tra 0 e 3 anni che hanno ricevuto il Primo Livello Reiki non necessitano né di scambi energetici né di bagni di sale: volendo, possono fare un bagno di 5-10 minuti, a discrezione del genitore.
TRATTAMENTO DI GRUPPO
Se una persona necessita di molte ore di trattamento è possibile trattarla in gruppo. La durata del trattamento sarà
equivalente alla somma del tempo impiegato dai vari partecipanti. Ognuno degli operatori sceglierà la parte del corpo sulla quale agire.
Una variante interessante è quella che avviene attraverso i nostri piedi. La persona da trattare, in questo caso, dovrà essere sdraiata a terra; chi effettua il trattamento userà la pianta del piede come mezzo di trasmissione energetica, e lo appoggerà direttamente a contatto con la persona da trattare.
TRATTAMENTO A PIANTE E ANIMALI
Anche piante e animali possono trarre beneficio dal Reiki, che li aiuterà, essendo particolarmente sensibili all’ambiente in cui vivono, a stare meglio.
Le piante d’appartamento, per esempio, potranno essere trattate semplicemente appoggiando le mani sul vaso.
Per gli animali domestici, a seconda delle situazioni, sarà la vostra e la loro sensibilità a darvi le indicazioni necessarie per stabilire dove e per quanto tempo operare. Sarà comunque l’animale a dare dei segnali: quando avrà ricevuto sufficiente energia si allontanerà da solo.
Con gli animali che non è possibile prendere tra le mani, ad esempio i pesci o i canarini, è consigliabile appoggiare le mani sulla vaschetta d’acqua o sulla gabbia che li contiene.
È sempre possibile e utile trasmettere Reiki ad ogni forma nella materia con la quale abbiamo necessità di interagire: farmaci, sigarette, cibo, acqua.......
ATTENZIONI PARTICOLARI
· Neonati:
possibilmente non trattare la testa.
· Donne incinte:
vanno trattate con particolare attenzione alla pancia, essendo in un momento particolare.
· Portatori di peacemaker:
evitare di trattare direttamente il cuore.
· Fratture:
trattare solo dopo che sono state ricomposte.
· Anziani o soggetti che hanno necessità di tanta energia:
effettuare trattamenti prolungati, individuali o di gruppo.
TRATTAMENTO ALLA TERRA
I Reikisti di tutto il mondo che desiderano trasmettere energia alla Terra e ad ogni essere che vi abita hanno scelto la domenica, dalle 19 alle 19.30 circa, fermo restando che quando lo si senta utile la si può trasmettere anche in un giorno e in un orario diverso della settimana.
La prassi da seguire è: bilanciatura al cuore, immaginare una bolla con dentro la Terra, trasmettere energia con le mani e inviare pensieri positivi. Per chiudere il contatto, ringraziare la Terra ed ogni essere che la popola, accarezzare l’aura della bolla per tre volte, disegnando con le mani due semicerchi, partendo dall’alto verso il basso. Strofinare le mani per interrompere il contatto.
CHAKRA – CENTRI DI FORZA
Sono l’espressione di un particolare livello di energia; ogni Chakra ha in sé potenzialità e modalità diverse, inclusi i presupposti dello sviluppo e dell’evoluzione.
Cosa sono i Chakra?
I Chakra sono delle realtà energetiche, dei centri di trasformazione e diffusione dell’ energia. I Chakra hanno una natura estremamente sottile e non sono percepibili con i cinque sensi.
Chakra significa ruota, cerchio, termine che evidenzia e sottolinea il movimento pulsante e spiraloide con cui si manifesta l’energia nel momento in cui diviene creativa e creatrice.
Quanti sono i Chakra?
Sono moltissimi, il loro numero non è definibile. I principali sono sette. Nel corpo umano hanno connessione diretta con il sistema nervoso ed endocrino, i due sistemi di controllo dell’organismo. Questi sette Chakra principali sono in relazione con lo sviluppo della coscienza spirituale.
Il secondo gruppo per importanza è composto da Chakra minori che sono relazionabili alle articolazioni, a organi vitali e a punti energeticamente molto attivi come i polpastrelli, il centro del palmo delle mani, alcune aree dei piedi, della lingua e altri.
Il terzo gruppo è composto da un numero praticamente incalcolabile di Chakra di dimensioni piccole e minuscole. In ogni punto dove si incontrano almeno due linee energetiche, anche infinitesimali, lì c’è un Chakra, un vortice di energia.
Quali possono essere le condizioni dei vari Chakra?
Le condizioni possibili di ogni Chakra possono essere:
disarmonico, equilibrato o risvegliato.
Quando è disarmonico ci troviamo in una condizione di squilibrio, possiamo facilmente ammalarci in funzione dell’energia specifica di quel chakra. Quando è equilibrato indica un fattore di benessere, si avrà un armonico e regolare flusso di energia con ottima salute degli organi corrispondenti. Un Chakra si dice invece risvegliato quando la persona ha completa coscienza e gestione della sua energia.
Comprendere il sistema dei Chakra nel suo insieme richiede sviluppo delle capacità di osservazione e associazione, costanza ed esperienza. Le sintesi esposte qui di seguito, hanno lo scopo di favorirne una comprensione. E’ importante ricordare che i Chakra non vivono di vita propria ma, proprio come gli organi e i tessuti del corpo, fanno parte di un’insieme dinamico.
La persona che è stata attivata al Primo Livello Reiki può sentire dentro di sé l’esigenza che ciò che ha fino ad ora sperimentato non gli sia più sufficiente, e avvertire la necessità di incrementare la sua conoscenza in maniera consapevole.
Tale scelta è assolutamente personale e soggettiva.
Per cogliere questa opportunità l’Associazione Mondo Olistico propone, tra il secondo livello e il maestrato, tre percorsi teorici pratici formativi.
Il cammino energetico è così strutturato:
· Primo Livello
· Secondo Livello
· Primo Percorso Teorico Pratico Formativo 3° chakra
· Secondo Percorso Teorico Pratico Formativo 4° chakra
· Terzo Percorso Teorico Pratico Formativo 6° chakra
· Maestrato
SECONDO LIVELLO REIKI (MENTALE)
Chi sceglie di ricevere il Secondo Livello Reiki apprende delle simbologie che permettono di agire a distanza grazie all’ausilio della mente.
Perché questo sia possibile, è necessario ricevere un’ulteriore attivazione energetica attraverso la quale i simboli appresi sono stimolati e attivati in lui.
L’apprendimento di questo livello permette quindi di completare l’aspetto manuale con l’aspetto mentale.
Sarà possibile trasmettere energia superando così la restrizione mentale dello spazio e del tempo.
PERCORSO TEORICO PRATICO FORMATIVO
(PTPF)
Si ricevono ulteriori attivazioni e conoscenze che andranno ad operare specificatamente sul 3° 4° e 6° chakras. Si acquisiranno nuove simbologie che permetteranno di operare dando un indirizzo specifico attraverso la nostra volontà all’energia.
MASTER
Coloro che hanno ricevuto le attivazioni dei Percorso Teorico Pratico Formativo e desiderano continuare il proprio percorso di crescita, possono ricevere l’insegnamento specifico e l’attivazione di Maestro.
Questa scelta può essere fatta come crescita personale, senza necessariamente proseguire con l’attivazione di altre persone.
Dopo un periodo di tirocinio il Maestro sarà in grado di saper svolgere tutte le mansioni utili a preparare i corsi e a procedere alla diffusione del metodo Reiki.
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