miércoles, 28 de enero de 2015







LA LEGGENDA DI MELUSINA

di Anna Laura Cannamela Embergher











Guarda, assisa, la vaga Melusina, tenendo il capo tra le ceree mani,
La Luna in arco da' boschi lontani. Salir vermiglia il ciel di Palestina. Da l'alto de la torre saracina,
Ella sogna il destin de' Lusignani; e innanzi al tristo rosseggiar de' piani,
Sente de 'l suo finir l'ora vicina. Già, già, viscida e lunga, ella le braccia
Vede coprirsi di pallida squama, le braccia che fiorian sì dolcemente.
Scintilla inrigidita la sua faccia. E bilingue la sua bocca in van chiama
Poi che a 'l cuor giunge il freddo de 'l serpente.

G. D'Annunzio


Amo profondamente il mito di Melusina, quello però legato alla tradizione celtica, più vicino a una visione matriarcale e non potentemente manipolato, come il mito che viene narrato durante il Medioevo.

Il protagonista del racconto è inizialmente Raimondino, questo mentre è a caccia nella foresta di Colombiers, uccide per errore suo zio. Sconvolto dall'accaduto si rifugia in un bosco, qui decide di morire, ma prima di compiere un qualsiasi gesto, si reca presso una fonte. Mentre si avvicina all’acqua per bere vede riflesse tre fanciulle, si gira e di fronte a lui ne trova solo una.

Essa è Melusina, questa gli rivela di essere al corrente dell'incidente occorsogli e di poterlo aiutare, lui dovrà sposarla, e l’unico patto che lui dovrà rispettare e di non cercare mai di vederla il sabato mentre si fa il bagno. Poiché la ragazza è di splendido aspetto, Raimondino è lieto di accettare. Il matrimonio è assai felice e prospero: nascono numerosi figli e la prosperità della coppia sembra riversarsi anche sui possedimenti della famiglia, nei quali si accresce la produzione agricola e sorgono nuovi castelli.

Tuttavia, gente di cattiva fede sparge false voci sulle misteriose assenze della giovane, tanto da indurre al sospetto persino Raimondino, che, ormai convinto che la moglie lo tradisca, infrange il tabù. Si nasconde nelle stanze di Melusina e qui apprende il segreto della donna: il sabato, nel momento in cui si fa il bagno, Melusina si muta in drago/serpente. Melusina non ha solo natura di donna, essa è doppia, questo è il segreto che l’uomo non può e a questo punto non deve vedere.
Sconvolto da tanto orrore Raimondino cerca di celare alla moglie la verità che ha appreso, questa però resasi conto che il suo segreto è stato scoperto, vola via e scompare per sempre nel regno delle acque.


Sinceramente non credo che Melusina scompaia solo perché il marito ne ha tradito la fiducia.
Melusina va via perché il suo uomo non sa sostenere ed accettare la sua doppia natura. Essere vista nella propria Verità, nel suo essere Donna/Drago ed essere rifiutata la porta a volar via (come vola via Lilith) e a ritornare nell’acqua, nel luogo magico di incontro tra gli essere umani e il soprannaturale.
L’acqua o il bagno è un tema comune ad altre divinità comeAfrodite, Artemide ed Era... esso è il luogo d’incontro, ma può essere anche il momento della dicotomia, l’acqua è l’inconscio, è la fonte iniziatica, il luogo dove avviene il cambiamento, dove può esserci la trasformazione, dove la Verità si può manifestare … ma se la Verità non viene accettata, se la natura più profonda non viene ascoltata allora avviene la rottura. La Verità è sacra solo se accettata nella sua integrità, solo così può avvenire la trasformazione sia per l’uomo sia per la donna. E’ la profonda e totale accettazione che laLuce s’inchina al Buio e viceversa.
Ma accettare la Verità, accettare che esistano duplici o anche triplici nature è qualcosa di spaventoso, e forse è così perché ci hanno programmato per crederlo.


Credo sia questo l’insegnamento della leggenda di Melusina: ogni donna è Melusina, Donna e Sirena nello stesso istante. E solo un Uomo che sa accettare questo senza provare orrore può averla accanto a sé.

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